Senza vincitori né vinti. Terminato a reti bianche, 0-0, il derby tra Siena e Fiorentina, recupero della prima giornata del campionato di Serie A. Un risultato che sostanzialmente non serve a nessuna delle due squadre che confermano di non essere ancora fuori dalla crisi di risultati in cui sono incappate nell’ultimo periodo e che porta sotto l’albero di Siena e Fiorentina solo tanti spunti di riflessione da analizzare con grande attenzione durante la pausa natalizia.
Meglio il Siena della Fiorentina Si può dire che il pareggio può servire al Siena per interrompere la striscia di quattro sconfitte consecutive in campionato e tornare, dopo circa un mese, a muovere la classifica. Magra consolazione comunque per la piazza senese che tanto si aspettava da questo derby e che recrimina al termine della gara per un paio di rigori non concessi dal direttore di gara Banti alla squadra di Sannino. Va peggio sicuramente alla Fiorentina che a Siena ha fatto vedere ben poco a livello di gioco e di intensità, rendendosi pericolosa solo quando per la Robur è affiorata un po’ di stanchezza nel secondo tempo.
Un buon D’Agostino Il tridente Vargas-Jovetic-Cerci non ha decisamente inciso nel derby, se non per rare giocate da parte del montenegrino maglia numero 8. Sempre abulica, sempre macchinosa la manovra dei viola. Il Siena ha fatto vedere qualcosa in più grazie all’ottima prova dell’ex di giornata Gaetano D’Agostino : fin quando gli ha retto il fiato è stato l’autentico catalizzatore di ogni manovra dei bianconeri. Fin quando gira lui il Siena gioca e bene, quando la sua stella si spegne per la Robur è notte fonda, specialmente in fase offensiva.
Viola spenti Insomma, si può dire tranquillamente che le chiudono abbastanza male il loro 2011. La Fiorentina continua ad essere un oggetto misterioso. Delio Rossi non vuole parlare di mercato, ma si ha la netta sensazione che degli innesti siano necessariamente urgenti per la causa viola. La squadra in campo si esprime solo a sprazzi e i 6 punti conquistati in 6 partite di gestione-Rossi non sono sicuramente un bottino poco incoraggiante. Prende sempre più corpo l’ipotesi che voleva le responsabilità di Mihajlovic come del tutto marginali nel cattivo avvio di stagione viola. La contestazione, ormai aperta, del pubblico fiorentino è un ulteriore segnale di rottura tra Firenze ed una squadra che sembra giocare contro voglia e con scarsa, scarsissima, personalità.
La Robur non incide In casa Siena manca invece un attaccante in grado di fare gol con una certa costanza. Calaiò e Destro da soli non possono reggere da soli tutto il peso della manovra offensiva senese. Il Siena non va a segno ormai da 5 partite, gli attaccanti addirittura dal 4-0 sul Chievo datato 30 ottobre. Non si può più parlare di episodi quindi,ma di veri e propri problemi che andranno risolti o con il mercato di riparazione di gennaio o con un cambio di modulo tattico da parte del tecnico Sannino. Un avvicendamento che possa mettere i vari D’Agostino, Brienza, Mannini (vale a dire i giocatori più dotati tecnicamente) in condizioni di esprimersi al meglio. Ostinarsi con un 4-4-2 che costringe anche gli esterni e i centrocampisti a tanto lavoro e tanta fatica in fase di copertura, difficilmente potrebbe portare ad un cambio di rotta e a trovare con maggiore frequenza la via della rete.