La realizzazione a Lucignano di una sede della Diakont, multinazionale russa attiva nel settore della sicurezza e dell’economia energetica, non può che riscuotere la massima approvazione da parte dell’amministrazione comunale e in primis del sindaco Roberta Casini. Il nuovo insediamento come annunciato da agenziaimpress.it nei giorni scorsi, destinato alla produzione di motori elettromeccanici destinati a una pluralità di settori dall’automotive all’aerospazio, dal navale al packaging, dovrebbe essere concluso entro il 2018 e svilupparsi su una superficie di oltre 11mila metri quadri.
Sindaco, i numeri parlano chiaro. La Diakont è un colosso e la vedremo anche a Lucignano.
«Si, è vero, e sono felicissima che sia stato raggiunto un accordo perché si insedino nel nostro territorio. Si parla di un investimento da 35 milioni di euro, con 300 posti di lavoro. L’area produttiva sarà di 11mila mq ma a questa si aggiungeranno 3000mq tra turistico-ricettivo e residenziale. Insomma, un vero e proprio villaggio. Consideriamo che il gruppo di San Pietroburgo conta 130milioni di euro di ricavi e 1300 dipendenti. Sono una realtà importantissima e in continua crescita. Per noi, ospitarli in questo territorio, è una grande soddisfazione».
Perché hanno scelto proprio Lucignano?
«La Diakont ha già una sede ad Arezzo. Il proprietario, Mikhail Fedosovskij, ha una casa qui a Lucignano da alcuni anni, quindi conosce il territorio. Ha avuto l’occhio di individuare questa area, denominata “Il Padule”, che si trova lungo la strada che da Lucignano conduce a Sinalunga».
Dal punto di vista urbanistico avete dovuto operare modifiche importanti?
«In realtà no, perché si è trattato di una variante semplificata. Abbiamo dovuto ri- accorpare gli indici in quest’area ma a inizio 2015, dal punto di vista urbanistico, era già tutto sistemato. Lo scorso dicembre i russi hanno presentato il progetto esecutivo».
Quindi, a questo punto, che tempi ci sono per la posa della prima pietra?
«Sto aspettando che mi diano indicazioni, ma da quanto hanno sempre dichiarato, entro la primavera vogliono iniziare i lavori».
Hanno già iniziato a fare colloqui per le assunzioni?
«Si, so che hanno già iniziato, perché devono inserire personale anche nella sede di Arezzo. Tra l’altro era loro intenzione attivare corsi di formazione con alcuni istituti tecnici dell’aretino, affinché dalle scuole escano ragazzi con le competenze di cui hanno bisogno».
Come amministrazione, al di là della parte urbanistica, come vi state muovendo per sostenerli?
«Abbiamo colto subito l’opportunità di avere un’azienda così importante, sia per i livelli occupazionali che per il ritorno di immagine. Stiamo tenendo i contatti con la Regione, dato che all’interno dell’Ufficio di Presidenza è attivo un ufficio, “Invest in Tuscany”, che cura gli investimenti stranieri in Toscana. Come Comune facciamo da tramite».