turistiHo ritardato volutamente di un giorno il mio commento su questo fine settimana di Pasqua. Perché mi sono voluto divertire a leggere – centellinandoli – i commenti, le interviste, i post, i tweet e i numeri in libertà da parte di chi dovrebbe, invece, governare e guidare il turismo nel nostro paese. Ed il divertimento (come sempre, amaro) non è mancato.

La sfida più esilarante è stata quella fra Coldiretti e Federalberghi. La prima ha stimato in 7 milioni i turisti di Pasqua, mentre la seconda ha ribattuto che erano invece 9,7 milioni, ovvero oltre il 30% in più. Chi avrà avuto ragione? Sinceramente, non lo so e la cosa non ha nessuna importanza perché quando la differenza è così forte, finiscono per perdere credibilità entrambi. E con loro, anche i giornali e le televisioni, che riportano le cifre senza alcun filtro critico. Ancora più divertente è stato il “rilancio” di Coldiretti, che ha sparato la cifra di 8 milioni di italiani che avevano effettuato la gita fuori porta per Pasquetta. E qui veramente si può dire che “tutto vale”, non essendoci nessuno che ha fornito altri dati. Divento ripetitivo e lo ammetto: ma può un settore come il turismo continuare a vivere così, con dati a capocchia, di nessuna validità statistica?

Molto divertenti sono stati anche la sorpresa, l’incredulità, direi addirittura lo stupore con con cui molti politici ed amministratori hanno pensato bene di commentare il gran numero di turisti in giro per la Toscana e l’Italia. Come se fosse la prima volta, una specie di miracolo, una sorpresona dentro l’uovo di cioccolato. Ma come si fa? Guardate che avviene tutti gli anni: a Pasqua le città d’arte ed i luoghi di villeggiatura (come si diceva una volta) vengono sempre invasi dai turisti, tanto è vero che da questo giorno che inizia quella che viene considerata l’alta stagione. Quando poi Pasqua coincide con un piacevole fine settimana di sole primaverile (solo qualche pioggia lunedì) ed anche il mare diventa una meta attraente, il boom è assicurato.

Al trionfalismo sterile di chi poco o nulla ha fatto per generare questi numeri, si sono subito accodati – dimostrando di aver subito capito l’aria che tira da queste parti – i nuovi direttori stranieri dei grandi musei italiani, che hanno colto al balzo l’occasione per mettere la faccia in favore di telecamera e proclamare gli 8000 ingressi agli Uffizi, oppure le 1700 persone a Paestum.

Non solo vi piace vincere facile… vi piace anche prenderci in giro (non solo a Pasqua, in verità).