Le attività dell’Osservatorio Toscano dei Cetacei (Otc) saranno presentate mercoledì 6 ottobre a Genova, nell’ambito del salone Nautico, dall’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini che interverrà con i colleghi di Liguria e Sardegna nonché con i rappresentanti del ministero dell’Ambiente. Al centro dell’incontro il progetto transfrontaliero “Gionha” a suo tempo avviato proprio da Otc e la cui promozione è affidata alla Provincia di Livorno. Ideato per valorizzare la presenza dei cetacei nell’Alto Tirreno, “Giohna” è finanziato con fondi europei per 2,4 milioni di euro coinvolgendo tre Regioni italiane (Toscana, Liguria, Sardegna), la Provincia di Livorno e la Corsica. Per quanto riguarda Otc, al centro delle osservazioni critiche portate da Legambiente Arcipelago Toscano, il coordinatore dell’Osservatorio – Sergio Ventrella – fa presente che le attività sono state puntualmente illustrate in un incontro pubblico lo scorso 13 agosto presenti molti soggetti (assente, invece, proprio Legambiente).


Le sedi – Due, precisa Ventrella, le sedi dell’Osservatorio: Capoliveri e Viareggio. Nella prima le attività hanno un esclusivo valore promozionale (una mostra permanente fotografica, aperta in estate) mentre a Viareggio la sede è affidata, dal Comune, a una associazione (Cetus) che garantisce attività permanenti – sia nella sede che in mare – anche attraverso un catamarano dedicato alla didattica e alla ricerca. Per la sede di Capoliveri, nel 2007 la Regione finanziò gli arredi tramite contributo specifico (30 mila euro) alla Provincia di Livorno. Nel biennio 2007/2008 sono stati svolti due corsi di formazione sui temi della biodiversità.


Biodiversità – Le consistenti risorse inizialmente indicate per sostenere Otc non si sono mai concretizzate mentre i 100 mila euro adesso previsti dal piano attuativo del Praa (Piano Regionale di Azione Ambientale) sono utilizzati per finanziare un bando (le domande scadevano il 30 settembre) rivolto a promuovere l’Otc nell’anno della Biodiversità: le azioni sono riferite a un corso formativo, a un archivio georeferenziato e a una ricerca sul monitoraggio dei tursiopi (i delfini detti “a naso di bottiglia”) quali indicatori di qualità del mare. Prevista anche una campagna di comunicazione. Da sottolineare che i componenti del Comitato di Gestione e del Comitato Scientifico di Otc – e lo stesso coordinatore – non percepiscono forme di indennizzo o gettoni di presenza. Risultano, infine, non vere le notizie sul trasferimento della sede di Capoliveri.


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