Piazza del Duomo a Firenze stracolma per lo Scoppio del Campo, Piazza del Campo a Siena invasa da turisti, in particolare provenienti dal nord est europeo e dai Paesi sud orientali, la mostra ‘Serve the People, China’ di Forte dei Marmi con code chilometriche, più che il giorno di Ferragosto per una località regina del turismo balneare. Sono questi solo alcuni esempi degli ottimi risultati fatti registrare sul fronte presenza in Toscana a livello turistico nei due giorni di Pasqua e Pasquetta, che hanno ribaltato quel dato numerico che sembrava l’effetto indiretto degli attentati a Bruxelles di una settimana fa, ovvero l’8% di prenotazioni alberghiere disdette, ed un calo nell’acquisto di beni alimentari per il tradizionale pranzo con l’uovo, di circa il 12%.
Felicità per il grande afflusso turistico Il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che è anche presidente Anci, ha fatto emettere un comunicato ad hoc per segnalare il ‘boom’ di persone che hanno visitato il museo civico della cittadina famosa per i tessuti per ammirare ‘L’ombra degli Etruschi’, ovvero i simboli della popolazione che ha dato i natali a gran parte del territorio toscano. Ed anche gli Uffizi, museo storico di Firenze, ha fatto sapere il suo direttore, Eike Schmidt, tutta la sua soddisfazione. «Nel giorno di Pasqua agli Uffizi abbiamo avuto quasi ottomila accessi, al giardino mediceo di Boboli 7100; nel giorno di Pasquetta più o meno siamo sulle stesse cifre, nonostante il tempo non favorevole – ha sottolineato il direttore della Galleria Eike Schmidt– Tra questi visitatori ci sono tanti italiani: domenica, mentre facevo un giro della galleria, quelle italiane erano la maggioranza delle voci che ho sentito. Quest’anno abbiamo effettuato prenotazioni online, con misure antibagarinaggio, anche digitale, un fronte su cui stiamo facendo dei progressi».
L’opinione del direttore degli Uffizi Ma Eike Schmidt ha risposto anche sull’opinione del critico Vittorio Sgarbi che ha lanciato l’idea di garantire accesso gratuito in tutti i musei italiani. «In linea di principio è una buona idea, ma non lo è adesso – ha sottolineato – e non la si può certo fare da un giorno all’altro perché gli italiani si troverebbero a pagare i turisti da tutto il mondo e questo non sarebbe giusto. Forse tra 20 anni con un altro sistema di finanziamento».
Confocommercio: si può fare di più Sempre sul fronte turistico ci si aspetta un effetto scia anche nelle prossime ore, ad esempio a Pienza che oggi festeggia il suo ventennale dall’inserimento del proprio territorio come patrimonio dell’Unesco. In questi giorni sono in allestimento tutta una serie di iniziative volte a celebrare questo anniversario che si concluderanno con la trentunesima edizione di Pienza e i Fiori, la fiera che si terrà dall’1 al 10 maggio prossimi..Piazza Pio II, di fronte alla Cattedrale di Pienza, si trasformerà in un meraviglioso giardino all’italiana con aiuole fiorite che riproducono i simboli dell’Unesco e del ventennale mentre la grande, splendida corte porticata di Palazzo Piccolomini sarà trasformata in un grande tappeto di fiori. Tutti soddisfatti? Non proprio. Confcommercio toscana, attraverso il proprio presidente, Franco Marinoni, ha sottolineato come: «Va registrata una spesa contenuta nei consumi, a fronte di presenze più o meno stabili se non addirittura in diminuzione, e cio’ significa tagli alla redditività e posti di lavoro a rischio. A questo si aggiunge che, fatta eccezione per destinazioni consolidate come Firenze, che lo scorso anno ha conosciuto un boom di presenze, nelle altre gli operatori della ricettività sono costretti a fare leva solo sul prezzo per sperare di attirare clienti. Li abbassano a fronte di aumenti costanti su tasse e tariffe, non ci deve stupire poi se il settore perde posti di lavoro. Che la Pasqua alta, ancora invernale, penalizzasse un po’ il turismo ce lo aspettavamo -ha proseguito Marinoni – Quello pasquale è sempre stato un turismo soprattutto interno, a parte nelle città d’arte più famose come Firenze o Siena. Sulla costa si è segnalata la solita affluenza d’inizio stagione, legata anche alla riapertura delle seconde case. All’estero si ha l’immagine di un’Europa in guerra, assediata dai profughi e sotto allarme per il terrorismo. Lo conferma bene il “travel warning” diramato dal Dipartimento di Stato americano, che ha invitato i cittadini americani a non viaggiare verso e attraverso l’Europa».