Le Società della Salute hanno ormai superato il periodo della sperimentazione e sono ora in fase di consolidamento in tutta la Toscana, coprendo l’88% della popolazione. E adesso anche le Società della Salute/zone distretto, come già accade da qualche anno per le aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, sono oggetto della valutazione del MeS, il Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. I risultati della valutazione relativa al 2009 sono stati presentati stamani alla Conferenza regionale dei Presidenti delle Società della Salute dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, con l’assessore al welfare e politiche della casa, Salvatore Allocca, e il direttore del MeS, Sabina Nuti.


Il bersaglio – Lo strumento utilizzato dal MeS è lo stesso usato per la aziende: il bersaglio con cinque fasce di valutazione: da 1 a 5, dal rosso al verde scuro. Questa la classifica in base alle diverse fasce: fascia rossa (valutazione 0-1): performance molto scarsa; arancio (1-2): scarsa; giallo (2-3): media; verde chiaro (3-4): buona; verde scuro (4-5): ottima. Per quanto riguarda la valutazione complessiva della Toscana, la maggior parte dei bersagli sono collocati nelle tre fasce centrali (performance media, buona, ottima), con solo due indicatori collocati nella fascia arancio (scarsa): quelli relativi allo scompenso e all’ipertensione, performance che devono migliorare. Quanto ai bersagli relativi alle 34 Società della Salute/zone distretto (Lunigiana, Apuane, Valle del Serchio, Piana di Lucca, Pistoiese, Val di Nievole, Pratese, Alta Val di Cecina, Val d’Era, Bassa Val di Cecina, Pisana, Livornese, Val di Cornia, Elba, Alta Val d’Elsa, Val di Chiana Senese, Amiata Senese, Senese, Casentino, Val Tiberina, Val di Chiana Aretina, Aretina, Valdarno, Colline Metalllifere, Colline dell’Albegna, Amiata grossetana, Grossetana, Firenze, Fiorentina nord-ovest, Fiorentina sud-es t, Mugello, Empolese, Valdarno inferiore, Versilia), alcuni bersagli sono collocati nelle fasce rossa e arancio, ma la stragrande maggioranza si trova nelle fasce centrali, indicando performance medie, buone o ottime.


L’assessore Scaramuccia – “Le Società della Salute – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – rappresentano l’ambito ideale in cu i programmare e attuare strategie integrate volte a promuovere la “produzione” di salute dei cittadini. Anche attraverso le Società della Salute la Toscana potrà difendere sempre meglio il diritto alla salute, rispondere alle esigenze della popolazione e all’aumento costante del fabbisogno sanitario, migliorando i servizi pur a fronte di risorse pubbliche sempre più contenute. Il sistema di valutazione, già applicato dal MeS alle aziende sanitarie, si è dimostrato uno strumento di governance complessiva indispensabile, e ha consentito un miglioramento costante delle prestazioni. Siamo certi che anche per le Società della Salute lo strumento del bersaglio sarà uno stimolo costruttivo a fare sempre meglio e a non accontentarsi dei livelli qualitativi raggiunti, orientando la programmazione e la gestione dei servizi distrettuali”.


Lo stato di salute – “Leggere lo stato di salute e benessere delle comunità – è il commento dell’assessore a welfare e politiche della casa Salvatore Allocca -, individuare attraverso un processo condiviso gli obiettivi prioritari da perseguire e dotarsi di strumenti puntuali di valutazione sono le finalità costitutive della società della salute, della quale, ricordiamo, l’attività sociale è elemento fondamentale. Un processo organizzativo che ha ormai superato la fase sperimentale e che si pone l’obiettivo di mettere in relazione le competenze e le responsabilità di tutti i decisori pubblici facendo convergere le loro azioni verso la realizzazione della salute pubblica. In tale percorso il sistema MeS è uno dei tasselli indispensabili per il conseguimento del risultato”.


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