Sabato 4 settembre la ciclo tappa toscana di Centodonnecentobici, il cicloviaggio al femminile, per promuovere l’azione nonviolenta all’insegna di eco-sostenibilità, sobrietà e autogestione presso la base militare USA di Camp Darby a Pisa. Dopo i cicloviaggi nelle zone militarizzate della Sicilia e di Napoli, Centodonnecentobici arriva a Pisa e dintorni, dove il gruppo si trasferirà dal 1 al 5 settembre per visitare su due ruote le aree militarizzate locali e incontrarsi con persone e associazioni che sostengono valori di pace, solidarietà, giustizia sociale e lotta agli stereotipi di genere. Il primo gruppo di partecipanti partirà da Vicenza l’1 settembre e trascorrerà la giornata di giovedì 2 settembre percorrendo in bicicletta la prima tappa Empoli-Pisa di circa 60 kilometri lungo il fiume Arno. Venerdì 3 settembre il secondo gruppo di partecipanti, provenienti da diverse città del Veneto e dell’Italia, si unirà al resto della delegazione e parteciperà alla cena presso il Laboratorio Rebeldia. Rebeldia è un’associazione locale impegnata a promuove i diritti di cittadinanza che insieme alla Casa della Donna di Pisa ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa. Il momento principale del cicloviaggio è invece previsto per sabato 4 settembre con la tappa Pisa- Camp Darby che partirà alle ore 10 da Piazza dei Miracoli di Pisa.


Camp Darby – “Per il nostro viaggio di quest’anno abbiamo scelto Pisa per un motivo molto semplice: a Camp Darby è attualmente custodito uno dei più grandi arsenali statunitensi fuori dal territorio degli USA – commenta Vania De Preto, una delle fondatrici di Centodonnecentobici -. Per molti versi, è per noi incredibile pensare che decine di migliaia di tonnellate di munizioni e alto esplosivo sono ospitati a pochissimi chilometri dalla Torre di Pisa, ma chiaramente Pisa non è un’eccezione. In un mondo piagato da guerre che uccidono ogni giorno centinaia di persone, promuovere una cultura nonviolenta è per noi un modo per contribuire nel nostro piccolo a un futuro meno violento e più giusto per tutti. Non solo, condividere questo viaggio con associazioni come Rebeldia e la Casa della Donna che da anni s’impegnano attivamente per costruire un mondo diverso è un’occasione di grande impegno civile e crescita per tutte noi.”


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