La Toscana si piazza a centro classifica, al nono posto dell’indagine condotta da Il Sole 24 Ore e dal Centro studi Sintesi elaborata su 43 indicatori. Otto le macroaree analizzate: ambiente, credito, demografia e famiglia, dinamiche economiche, governante regionale, istruzione, mercato del lavoro e salute. Il medagliere delle regioni 2000-2010 fotografa il cammino verso il federalismo delle singole regioni un arco temporale di 10 anni. Una medaglia d’oro, 6 d’argento ed una di bronzo. È questo il risultato per la Toscana. Le Regioni che hanno raggiunto e ottenuto le migliori prestazioni sono Lazio, Lombardia e Veneto seguite da un gruppo di Regioni del centro-nord (Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Marche e Liguria). La Toscana risulta essere dietro e distante dalle migliori, si trova ferma nella zona grigia. In sostanza eccelle solo nel credito, area nella quale collima con la capolista Trentino Alto Adige. Ma ad allarmare sono gli indicatori che in quasi tutti i settori dimostrano un peggioramento del Granducato, che aumenta di anno in anno. Nelle politiche ambientali, di governance, lavoro, economiche, istruzione, salute e demografiche in dieci anni i dati sono peggiorati e ora scoppia la polemica politica.


Stefania Fuscagni – Stefania Fuscagni portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale commenta: “chiederemo conto di questa ‘marcia del gambero’ ma soprattutto, come abbiamo fatto fin dall’inizio della legislatura, porteremo all’attenzione della Giunta, settore per settore, le ricette del centrodestra cha hanno garantito la crescita chiedendo che anche la Toscana faccia scelte di sviluppo vero seguendo gli esempi del Veneto e della Lombardia visto che, numeri alla mano, le regioni dove governa la coalizione di centrodestra registrano progressi costanti e consolidati nel tempo. Di questo e non di altro dovrebbe preoccuparsi la coalizione di centrosinistra abbandonando l’atteggiamento supponente e ammettendo che il ‘modello toscano’ e le magnificenze della coalizione di centrosinistra, così tanto autocelebrate ha perso il treno dello sviluppo”.


Stefano Mugnai – “Nell’indagine curata da Il Sole 24 Ore e dal Centro Studi Sintesi emerge un dato piuttosto preoccupante in merito alle performance ed ai livelli della Sanità Toscana -commenta Stefano Mugnai, consigliere regionale PdL, Vice presidente IV Commissione Consiliare -. Un dato che conferma l’assoluta necessità per la sanità toscana e per coloro che ne hanno la responsabilità di abbandonare ogni atteggiamento autoreferenziale ed iniziare invece un sereno e serrato confronto sulle criticità che, purtroppo, non mancano. La Sanità Toscana, infatti, è stata dipinta, soprattutto da chi ne era al vertice, come una delle migliori in Italia. In quella sorta di “mantra” ripetuto all’infinito ci veniva spiegato che il modello sanitario voluto da Rossi non solo era il migliore (per ricorrere all’aggettivo utilizzato dall’assessore Scaramuccia in Commissione consiliare), ma era costruito per migliorare nel tempo. Un modello, un sistema, pensato e organizzato per dare risposte sempre più efficaci ed efficienti ai cittadini e non per alimentare, riprodurre, gestire quello stesso sistema. Al contrario, abbiamo sempre pensato che le criticità nella sanità toscana fossero numerose ed evidenti e che il sistema in sé non fosse ottimale. Un sistema eccessivamente burocratico che mette al centro la struttura e non la persona (sia che si tratti di un paziente, di un familiare, ma anche di chi vi opera quotidianamente) e che, nel lungo periodo finirà per non essere all’altezza delle aspettative dei cittadini. Un lungo periodo che però è destinato a diventare breve in presenza di crisi economica e conseguente contrazione delle risorse disponibili. Ebbene dopo la Corte dei Conti che aveva stigmatizzato la non virtuosità delle Società della Salute – che rimangono un punto dolente del sistema toscano, una sovrastruttura che rappresenta uno splendido esempio dell’impostazione ideologica e dirigistica di tutto il sistema socio-sanitario toscano – oggi arriva un nuovo segnale da Il Sole 24 Ore: la sanità toscana è una sanità che sta peggiorando le proprie performance (valutazione -1,2). E mentre la sanità Toscana segna il passo, altre realtà regionali come, ad esempio, la Lombardia – sempre secondo la ricerca pubblicata – consolidano il proprio vantaggio migliorando ulteriormente le proprie performance. Come si suol dire: i fatti, i dati, hanno la testa dura!”


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