La lotta alle zanzare ora si combatte con un amico in più: il pipistrello. Il Comune di Firenze in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze ha messo a punto un progetto per la conservazione della biodiversità urbana, per la salvaguardia dei pipistrelli e per il contenimento delle zanzare, che è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore all’ambiente Stefania Saccardi assieme a Paolo Agnelli del Museo di Storia Naturale.
L’iniziativa – “Si tratta – ha sottolineato l’assessore Saccardi – di una iniziativa di lotta alle zanzare, ma allo stesso tempo intende contribuire allo sviluppo e alla conservazione di un ecosistema cittadino il più possibile sano e naturale, adoperandosi per la conservazione di specie minacciate e per contenere il numero delle zanzare in modo ecosostenibile e corretto, garantendo la salute dei cittadini. La sistemazione di un centinaio di ‘bat box’ come rifugi per pipistrelli in scuole, appartamenti ed edifici pubblici a cura del Comune può apparire un’operazione singolare, ma in realtà già molte città italiane hanno adottato questo sistema con buoni risultati. E’ ovvio che si tratta di un provvedimento propedeutico e che comincerà a sortire effetti non prima della prossima primavera-estate”.
I bat box – Lo sviluppo di animali infestanti infatti è spesso dovuto alla scomparsa dei loro predatori che porta sempre ad un impoverimento del’ “ecosistema urbano”. Il progetto mira alla conservazione dei pipistrelli attraverso la diffusione delle “bat box”, rifugi artificiali per offrire nuove opportunità di alloggio a questi efficienti predatori di zanzare e vuole uscire dalla logica degli interventi stagionali e agire in modo sistematico preparandosi già strutturalmente per gli anni a venire. L’abbondanza dei pipistrelli, ha subìto nel tempo grandi variazioni a causa di cambiamenti climatici e vegetazionali, nonché dell’inquinamento. Anche l’impiego massiccio di veleni, usato per decimare gli insetti, zanzare comprese, avvelena l’ambiente e tra i primi a patirne le conseguenze sono proprio i pipistrelli che accumulano rapidamente le sostanze tossiche nei loro tessuti fino a restarne uccisi. Grave anche il problema della quasi scomparsa di rifugi (più numerosi nelle vecchie case rurali, al contrario dei nuovi edifici) dove riposare durante il giorno. Quando tali rifugi saranno colonizzati si potrà avere per alleato un formidabile cacciatore di insetti, capace di catturare in una notte fino a 5/10 grammi di prede, corrispondenti a diverse migliaia di insetti (il 40% sono zanzare).
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