alessandro ghinelli sindaco arezzo
Alessandro Ghinelli, sindaco arezzo

Il tema caldo delle società partecipate infiamma il dibattito politico e istituzione dell’Aretino, tra la necessità di razionalizzare (come previsto dalla legge) e la richiesta sempre più pressante dei cittadini di risparmiare sulle “poltrone”. Sia il consiglio comunale di Arezzo che quello provinciale, nei giorni scorsi hanno affrontato questo argomento. Ma quali e quante sono le società partecipate? Quali rischiano la chiusura o comunque rischiano la dismissione delle quote da parte del Comune e della Provincia di Arezzo? Le partecipate del Comune di Arezzo sono 14, più o meno conosciute, più o meno operative.

Lorenzo Armandi
Lorenzo Armandi

AFM (Azienda Farmaceutica Municipalizzata) Gestisce le farmacie comunali ed è presieduta da Lorenzo Armandi. Il suo compenso, deciso in 20.800 euro annui, è stato abbassato fino a 17.800 su richiesta dello stesso Armandi. Il CdA, come riportato nel sito dell’azienda, è composto da altre 4 persone di cui non sono noti i compensi e resta in carica fino al 30 aprile 2017. Quote: il Comune di Arezzo detiene il 20%, i dipendenti lo 0,27%, i Farmacisti riuniti il 79,73%. Le farmacie comunali sono 8.

AISA spa Amministra le quote di partecipazione nella società Sei Toscana, che si è aggiudicata la gara per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell’Ato Toscana sud. Era Aisa, prima del 2012, a gestire tutto il ciclo dei rifiuti in alcune zone dell’Aretino. Ora, di fatto, sembra svuotata di ogni operatività. L’amministratore unico è Athos Vestrini, che percepisce 27.000 euro annui. Quote: il Comune di Arezzo detiene l’84,91%. Il resto è ripartito tra alcuni Comuni e società. Il CdA decade il 30 aprile 2016.

Roberto Vasai, presidente Provincia di Arezzo
Roberto Vasai, presidente Provincia di Arezzo

ATAM Gestisce i parcheggi a pagamento di Arezzo, sia stradali che multipiano, e il bikesharing. L’Amministratore unico è Bernardo Mennini, fresco di nomina. Percepisce 24.000 euro annui. Il Comune di Arezzo detiene il 99,92% delle quote.

Agenzia per l’Innovazione nell’Amministrazione e nei Servizi pubblici locali Si occupa di sviluppo e innovazione nella pubblica amministrazione ed ha sede a Pesaro. Attualmente il presidente (Giorgio Montanari) e i consiglieri non percepiscono indennità. Il Comune di Arezzo detiene l’8,33%, alla pari di tutti gli altri soci. Il CdA decade il 30 aprile 2016.

AISA Impianti Si occupa del trattamento e smaltimento dei rifiuti non pericolosi. In pratica gestisce l’inceneritore di S. Zeno, l’impianto di compostaggio del verde e dell’organico e il selettore. Il presidente Antonio Boncompagni percepisce 29.207 euro annui mentre i due consiglieri, Marzia Sandroni e Giacomo Cherici, hanno un’indennità pari a 10.014 a testa. Il Comune di Arezzo detiene l’84,91%. Il CdA decade il 30 aprile 2016.

Gilberto Dindalini
Gilberto Dindalini

Arezzo Casa spa Gestisce l’edilizia residenziale pubblica ed è presieduta da Gilberto Dindalini, che percepisce 27.268,42 euro annui. Il vice presidente, Angiolo Gialli, ha un’indennità pari a 6817,15 euro annui. Gli altri componenti del CdA non percepiscono indennità ma solo il gettone di presenza (52,06 euro). Il Comune di Arezzo detiene il 33,339% delle quote.

Andrea Boldi
Andrea Boldi

Arezzo Fiere e Congressi Gestisce il Polo espositivo aretino. Nel CdA, né il presidente Andrea Boldi né i consiglieri percepiscono indennità o gettoni. Su Arezzo Fiere si è abbattuta una bufera negli ultimi tempi perché la Regione, che ne detiene il 39,888, vuole dismettere le quote non ritenendo il polo strategico, e anche a causa dei bilanci in perdita. «Non solo dunque cederemo le partecipazioni non strategiche – spiega l’assessore alla presidenza e al bilancio in Regione, Vittorio Bugli – Ci impegniamo anche a non procedere ad alcun aumento di capitale. Tutte inoltre dovranno avere bilanci in pareggio». Le quote di Arezzo Fiere, che organizza numerose fiere tra le quali OroArezzo, una delle più importanti a livello internazionale, sono così suddivise: Regione Toscana, 39,888%; Comune di Arezzo, 11,021%; BancaEtruria, 5,037%; Provincia di Arezzo, 12,007%; Camera di Commercio di Arezzo, 19,687%; Banca CRF, 1,898%; Monte dei Paschi di Siena, 4,609%; banca Unicredit, 1,898%; altri soci privati, 3,956%. L’addio della Regione metterebbe in ginocchio la società e nei giorni scorsi, durante il consiglio comunale di Arezzo, su proposta del sindaco Alessandro Ghinelli, è stata approvata, con 18 voti favorevoli e 7 astenuti, una delibera nella quale invita la Regione Toscana a riconsiderare la posizione assunta. «Solo nel 2003, a proposito di investimenti – ha sottolineato Ghinelli – la Regione aveva deciso di considerare strategica la stessa struttura spendendo oltre 20 milioni di euro. Per cui non capisco come a distanza di pochi anni ci sia questa giravolta». Intanto, anche da parte della Provincia di Arezzo, arriva un segnale inequivocabile.  In seguito alla riforma Del Rio e gli atti conseguenti adottati dalla Regione Toscana, che privano la Provincia di tutte le competenze relative allo sviluppo economico del territorio e alla sua promozione, il consiglio provinciale ha rimesso all’assemblea dei Sindaci la decisione sull’eventuale dismissione delle proprie quote da Arezzo Fiere e Congressi. Ai sindaci, dunque, l’ultima parola.

Luciano Vaccarp
Luciano Vaccaro

Arezzo Multiservizi Gestisce i servizi cimiteriali del comune. Il presidente Luciano Vaccaro percepisce 12.960 euro annui, mentre i consiglieri Francesco Checcacci e Francesca Lucherini prendono 1.004,8 euro annui. Le quote sono così suddivise: Comune di Arezzo, 76,67%; Fraternita dei Laici, 23,33%. Il consiglio decade il 30 aprile 2017.

Filippo Ceccherelli
Filippo Ceccherelli

Coingas spa Amministra le quote di partecipazione in Estra, la società di gestione del servizio di distribuzione del gas. Come Aisa spa, anche questa società appare svuotata di tutte le sue funzioni, eppure l’amministratore unico Filippo Ceccherelli percepisce 18.000 euro annui. Il Comune di Arezzo detiene il 40,76% delle quote.

Etruria Innovazione Si occupa di ricerca ed innovazione tecnologica ma è in liquidazione. Il Comune di Arezzo ne detiene il 5,56%.

Gestione Ambientale srl Si occupa di assunzione e gestione di partecipazione societarie. L’amministratore unico, Maurizio Baldi, non percepisce indennità. Si tratta di una partecipazione indiretta del Comune visto che le quote sono detenute al 100% da Aisa Impianti.

Maurizio Seri
Maurizio Seri

LFI E’ una holding mista nel settore del trasporto pubblico. Tra i soci, oltre al Comune di Arezzo che ne detiene l’8,66%, ci sono numerosi comuni senesi, della Valdichiana aretina, del Casentino, Tiemme, Ataf, Tra.in e RATP. Il presidente Maurizio Seri percepisce 35.000 euro annui, mentre i 4 consiglieri si fermano a 5000 a testa. Il presidente del collegio sindacale Roberto Maruffi ha un’indennità di 4.500 euro, mentre i due membri percepiscono 3.000 euro annui. Per i soli membri del Collegio Sindacale è previsto un gettone di presenza lordo, pari a € 100.00 per ogni seduta per la partecipazione alle riunioni del Consiglio d’Amministrazione e dell’Assemblea dei Soci. E’ inoltre previsto un compenso aggiuntivo supplementare lordo annuo, per la revisione legale, di 2.500 euro, da suddividersi in parti uguali tra i componenti del Collegio.

Paolo Nannini
Paolo Nannini

Nuove acque Gestisce il servizio idrico integrato e il socio di maggioranza è proprio il Comune di Arezzo con il 15,89 % delle quote. Il capitale azionario di Nuove Acque è diviso tra soci pubblici (53,84%) e il socio privato Intesa Aretina Scarl (46,16%) che comprende: Suez Italia Spa, Acea, Iride srl, Banca Etruria e Monte dei Paschi di Siena. Il presidente Paolo Nannini ha un’indennità pari a 32.536 euro annui mentre i quattro consiglieri percepiscono 4.648 euro all’anno. Tutti, però, hanno un gettone di presenza di 300 euro per ogni seduta del CdA.

Polo Universitario Aretino E’ l’università aretina. Il presidente è Luigi Biggeri. Né lui né i membri del CdA percepiscono indennità o gettoni. Il Comune di Arezzo ne detiene il 4,56%. La Provincia di Arezzo ha già dichiarato la non strategicità di questa Partecipata e quindi la dismissione delle quote. Per quanto riguarda le società partecipate dalla Provincia, la stessa ha dichiarato la non strategicità di LFI, Polo Universitario, Cortona Sviluppo, Consorzio Alpe Luna, SIL, Valdarno Sviluppo, Fidi Toscana, Nuove Acque, Banca Etica e Consorzio Energia Toscana. Ha invece confermata la strategicità per Arezzo Telematica o ARTel (quote detenute 72,75%), Consorzio Arezzo Innovazione (quote detenute 100%) e Arezzo Fiere e Congressi (quote detenute 13,12%). Sull’eventuale dismissione di quote di quest’ultima, come scritto sopra, la Provincia ha chiesto che si esprimano i sindaci.