La Toscana spalanca le porte a Juan Juan Almeida, scrittore e figlio di un’icona storica della rivoluzione cubana. Sua padre era Juan Almeida Bosque, comandante della rivoluzione scomparso nel settembre 2009: il numero tre, dopo Fidel Castro e Che Guevara. In Spagna ha pubblicato “Memorie di un guerrigliero sconosciuto”. Ma Juan Juan non può uscire da Cuba, da tempo. E’ malato, le sue articolazioni si stanno bloccando, ma non può curarsi all’estero. E la Toscana si candida ad ospitarlo.


L’invito – “Il governo cubano nei giorni scorsi ha reso noto di essere pronto a liberare alcune detenuti politici, liberi a quel punto di rimanere sull’isola o di uscirne se lo vorranno – spiega l’assessore regionale alla promozione dei diritti umani, on Riccardo Nencini -. Se il passaporto sarà riconsegnato anche a Juan Juan Almeida noi siamo pronti ad ospitarlo nello nostra terra, se lo vorrà”. Lo scrittore chiede da due anni, quando ancora ero vivo suo padre, di poter andare negli Stati Uniti per curarsi e visitare la moglie Consuelo e la figlia, che da qualche tempo vivono lì. Ma il permesso gli è stato sempre negato. Ha provato anche ad uscire dall’isola un paio di volte, illegalmente, ma senza successo. In casa gli è stata sequestrato tutto: computer, scritti, oggetti personali.


Toscana terra di rifugio – La Toscana è stata , nel 1999, la prima regione italiana a proporsi come terra di rifugio per gli scrittori e gli intellettuali vittime di persecuzioni nel mondo. Nel 2002 la Regione ha firmato con li parlamento internazionale degli scrittori e tre Comuni toscani (Certaldo, Grosseto e Pontedera) una convenzione per offrire rifugio agli artisti e alle famiglie perseguitate nel loro paese di origine. La Regione paga le spese, i Comuni mettono a disposizione per almeno un anno l’alloggio (ora due). Nel 2005 la rete Inca ha cessato di esistere, ma è stata subito sostituta dopo dalla rete Icorn, con sede in Norvegia, e la Toscana vi ha prontamente aderito. Oggi alla rete delle città rifugio aderiscono in Toscana i comuni di Grosseto e Chiusi, ma si stanno interessando Firenze e Siena. Negli ultimi cinque anni sono stati tre gli artisti e intellettuali ospitati in Toscana:a Grosseto Padro Marques de Armas, scrittore e poeta cubano ora in Portogallo, e la giornalista Rhodhalah Mashavave, a Chiusi l’intellettuale iraniano Hasn Yousefi Eshkevari assieme alla moglie. Dal 2000 avevano trovato rifugio in altri sette.


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