L’effetto-saldo resta minimo, ma acquista valore se affiancato ad altre iniziative. È questa una delle principali indicazioni raccolte da Confesercenti durante la prima ricognizione sull’andamento sulle vendite di fine stagione estiva, in provincia di Siena. Oltre il 50 per cento degli esercizi interpellati definisce “stabile” l’andamento degli affari nelle prime due settimane di svendite. L’effetto positivo è stato avvertito soprattutto nel corso dei primi 5 giorni, ed in linea generale sembrano essere i prodotti di fascia medio-alta ad aver maggiormente beneficiato dello stimolo all’acquisto.


I saldi a Siena – Nella città di Siena, in particolare, il gruppo dei “molto soddisfatti” (24 per cento) è inferiore rispetto a quello degli insoddisfatti (29 per cento), ma la maggior parte degli esercenti (47 per cento) parla di un esito in linea con quanto registrato un anno fa. Un dato questo che si presta a varie interpretazioni: se da una parte appare scongiurato un ulteriore tracollo generale dei consumi nell’abbigliamento, dall’altra va ricordato come quest’anno il pessimo clima di giugno abbia fortemente condizionato l’avvio degli acquisti estivi, e quindi dai saldi ci si poteva attendere un riscontro maggiore. Le percentuali medie di sconto sono apparse in linea con il 2009 (tra il 30 ed il 50 per cento), mentre si registrano maggiori consensi per gli esiti delle iniziative collaterali ai saldi attivate in alcune località della provincia: “Le aperture serali dei negozi attuate in maniera coordinata a Poggibonsi o a Chiusi hanno creato sicuramente un buon movimento sia nella sera di effettuazione che nei giorni precedenti, stimolando una spinta al ritorno in negozio che è andata oltre il momento dell’evento” afferma Maria Gliatta, referente provinciale degli esercenti moda di Confesercenti Siena.


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