Da settimane il Valdarno aretino, e non solo, è in ansia per il futuro di una delle sue aziende storiche. E con l’intero territorio anche i 79 dipendenti della Beltrame che da giorni presidiano l’acciaieria di San Giovanni Valdarno. La proprietà ha minacciato la chiusura dello stabilimento a causa della crisi del mercato e dopo 140 anni rischia di chiudere una delle attività siderurgiche più longeve di tutta la Toscana. Martedi 29 novembre è convocato il consiglio comunale di San Giovanni proprio all'interno dello stabilimento per aggiornare lavoratori e cittadinanza degli esiti dell'incontro di oggi in Regione. Esiti piuttosto incerti, da fumata grigia.

Calendario di incontri Dopo un incontro nei giorni scorsi con il direttore del personale del gruppo Beltrame, Ugo Pinna, oggi è stata una lunga giornata di trattative a Firenze con l’assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, i rappresentanti di comune di San Giovanni Valdarno e Provincia di Arezzo, e i vertici del gruppo. Intanto i lavoratori hanno continuato a presidiare lo stabilimento.

Disponibili agli ammortizzatori sociali «L’azienda ha confermato – ha detto Simoncini – la presenza di difficoltà di mercato che non consentono, al momento, di prevedere la prosecuzione dell’impegno sullo stabilimento di San Giovanni Valdarno. I vertici del gruppo si sono detti comunque disponibili a utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali in grado di favorire una continuità produttiva e occupazionale nell’area». Regione e istituzioni locali si sono comunque detti disponibili – si legge in una nota congiunta – a mettere a disposizione gli strumenti per sostenere il diritto al lavoro dei dipendenti e favorire la ricerca di soluzioni che ne garantiscano la continuità produttiva. L’assessore Simoncini ribadendo la volontà della Regione a seguire lo svolgimento della vicenda ha manifestato la disponibilità a mettere a disposizione delle parti un tavolo di confronto regionale.

Alla ricerca di una collocazione alternativa «Un passo in avanti all'interno di una trattativa difficile, complicata e lunga – ha detto il sindaco Maurizio Viligiardi -. La disponibilità dell'azienda a trovare strumenti ed ammortizzatori sociali che non prefigurino la chiusura ci sembra un fatto soddisfacente. Da oggi, dunque, non possiamo più dire che lo stabilimento siderurgico chiude, ma che può essere trovata una collocazione alternativa, sul mercato».

Le acciaierie Beltrame Il gruppo vicentino Beltrame nasce nel 1896, ed è leader in Europa per i laminati mercantili. Ha otto stabilimenti tra Italia, Francia, Lussemburgo e Belgio, in grado di produrre 3 milioni di tonnellate di acciaio all'anno. Il gruppo nel 2010 contava 2605 dipendenti ma già dal 2009 avrebbe ridotto i volumi di vendita. Adesso la decisione di ridurre gli stabilimenti. Il primo è quello valdarnese.