Le competenze per il governo del suolo, del territorio, delle risorse idriche, della bonifica vanno ridefinite e riorganizzati gli strumenti di governo e di gestione chiarendo una volta per tutte le competenze, ruoli, funzioni ed attività per evitare sovrapposizioni inutili, costose e che aumentano la burocrazia a danno delle aziende agricole. Questo il commento della Cia Toscana alla proposta di Legge regionale “Disposizioni in materia di organi dei consorzi di bonifica” illustrata  alle organizzazioni agricole dall’assessore Anna Rita Bramerini, insieme al presidente della II Commissione Loris Rossetti e dal presidente della VI Commissione Vincenzo Ceccarelli. Forti riserve e perplessità sulla proposta di legge da parte della Confederazione Italiana Agricoltori della Toscana. “Condividiamo l’esigenza di avviare la discussione di un testo unico regionale sulla difesa del suolo nel quale inserire anche la riorganizzazione dei consorzi di bonifica – sottolinea Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana –  di questa volontà di riordino complessivo non ne troviamo traccia, purtroppo, sia nel preambolo che nell’articolato del provvedimento che ci è stato presentato, soltanto una generica e breve menzione all’inizio della relazione illustrativa”.


Il Testo unico – afferma la Cia Toscana – dovrebbe prevedere il riordino delle diverse materie, e porre fine all’attuale situazione di sovrapposizione e di non chiara definizione delle competenze, armonizzare il quadro gestionale in materia di tutela del territorio, di governo delle risorse idriche, definire assetti gestionali omogenei (13 consorzi di bonifica, 13 comunità montane, 8 consorzi interregionali) delle attività di manutenzione, di bonifica ed irrigazione, prevedere l’unitarietà degli interventi per bacino idrografico, potenziare e rendere omogeneo l’intervento su tutto il territorio regionale anche attraverso una maggiore efficienza operativa degli attuali strumenti di gestione, prevedere la partecipazione delle rappresentanze agricole nelle scelte di intervento, in quanto – aggiunge – principali soggetti della gestione del territorio, promuovere lo snellimento delle attuali strutture anche puntando maggiormente al potenziamento della sussidiarietà, prevedere un maggiore coinvolgimento del sistema delle imprese agricole nelle attività di manutenzione del territorio anche attraverso la diffusione dell’ affidamento dei lavori.


La posizione della Cia Toscana – “Per questo – spiega Pascucci – chiediamo che la relazione illustrativa, il preambolo e l’articolato vengano adeguatamente integrati specificando nella proposta in oggetto  gli obiettivi, le finalità, le linee strategiche di indirizzo ed i tempi per la definizione del Testo unico regionale sulla difesa del suolo. Sappiamo bene che questa riforma è una scelta ambiziosa e complessa, deve essere unica ed avvenire entro una tempestica “ragionevole”, oggi, ed in futuro, siamo contrari a riorganizzazioni “spezzatino” che affrontano solo alcuni aspetti, pur importanti, e non intervengono invece sul complesso delle materie, per alcuni (specie per alcune forze politiche) è importante solo la riforma dei consorzi di bonifica, per le imprese agricole, invece,  è strategica la riforma dell’intera materia e la riorganizzazione di tutti gli enti e degli strumenti a cui è affidata la gestione”. Forti riserve da parte della Cia anche per la sospensione delle procedure elettorali in particolare sulla nomina del Commissario Straordinario: “riteniamo – conclude la Cia – che gli stessi compiti e funzioni potrebbero essere assicurati attraverso la proroga, per gli Enti in scadenza, degli attuali organi; proroga limitata e definita essendo previsto il riordino dell’intera materia entro dicembre 2011”.


Firenze