Le linee preliminari per presentare una proposta di legge che salvaguardi, in Toscana, le colture agricole da possibili contaminazioni Ogm sono state approvate ieri in Giunta, su proposta dell’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, e inviate al Consiglio. Lo ha riferito questa mattina ai giornalisti il presidente Enrico Rossi. “Non abbiamo scelto così per una pregiudiziale ideologica – ha sottolineato Rossi – ma siamo contrari all’uso di coltivazioni transgeniche a causa degli svantaggi economici che tali colture porterebbero al sistema agroalimentare toscano con l’omologazione delle nostre produzioni a quelle di tutte le altre realtà”. Tre gli obiettivi di questa legge: salvaguardare le produzioni tipiche e di qualità toscane dalla contaminazione di eventuali coltivazioni transgeniche; tutelare la biodiversità naturale e agricola d ella Toscana; attuare con efficacia il principio della precauzione. Rossi ha anche ricordato che in Toscana non sono mai stati coltivati Ogm e che il governo regionale, con questa scelta, intende dotarsi degli strumenti idonei per mantenere tale condizione. “Tutelare la produzione cerealicola che caratterizza così profondamente anche il nostro paesaggio non ha bisogno di omologazione ma di una filiera legata al territorio in modo che dal chicco di grano si arrivi alla pasta e al pane toscano. Lo stesso – ha concluso Rossi – vale per le cipolle di Certaldo, il fagiolo zolfino, il vino chianti, l’olio d’oliva toscano e per tutti gli altri prodotti tipici della nostra regione”.
Firenze