L’appetito vien mangiando. È quello che si augurano i tifosi di Fiorentina e Siena alla vigilia del tredicesimo turno del campionato di Serie A. Le due toscane, reduci dagli importanti successi in Coppa Italia che hanno regalato loro l’accesso agli ottavi di finale, si rituffano nel campionato con due sfide decisamente interessanti e prestigiose.
Palermo-Fiorentina 2-1 con l’Empoli in Coppa Italia e primo successo da tecnico dei viola per Delio Rossi che, nel post-partita, ha esaltato quanto di buono fatto vedere dalla sua squadra, nonostante ancora il suo lavoro a Firenze sia ancora agli inizi. Mattatore della serata è stato Alessio Cerci, autore della doppietta decisiva. Per l’eccentrico numero 7 viola però c’è stata anche la tirata di orecchi da parte del suo allenatore, dato che lo stesso Cerci si è mosso poi senza la dovuta decisione dopo la seconda rete messa a segno. «Dopo che fai due gol, deve iniziare la tua partita», ha detto il tecnico viola, lanciando un messaggio chiaro a tutta una squadra fin’ora incapace di dare continuità ai propri risultati nel corso di questa stagione. Troppo spesso infatti, la Fiorentina si è come dissolta, rilassandosi eccessivamente dopo qualche risultato utile conseguito. Sarà questo l’errore che la Fiorentina non dovrà ripetere nella trasferta di domenica a Palermo. La partita è delle più delicate: il Palermo al momento è sesto in classifica ma è reduce dalla netta sconfitta di Torino con la Juventus per 3-0. Visto che stiamo parlando della squadra del presidente Zamparini, è inutile sottolineare come un ulteriore passo falso dei rosanero, per di più casalingo, potrebbe mettere in seria discussione la posizione di Mangia in panchina. Se questi sono i presupposti, è facile capire come ci vorrà la miglior Fiorentina per strappare punti dal terreno della Favorita. Determinazione, concretezza e grinta: questo quello che chiede Rossi alla sua squadra, partendo dalle buone prove con Milan ed Empoli, ma cercando di dare continuità e fiducia a tutto un ambiente che necessita, chiaramente, di credere maggiormente nei suoi mezzi. Inoltre, quello di Palermo è un treno importante per molti elementi della rosa viola: Gilardino, Cerci, Vargas e Santiago Silva sono chiamati ad un esame veramente importante, magari non proprio l’ultimo appello ma quasi. In caso di fallimento, Della Valle, Corvino & Co. dovranno necessariamente rivedere molte delle loro scelte fatte in estate in vista del mercato di gennaio.
Siena-Inter Sta viaggiando con grande fiducia, invece, il Siena di Sannino, appena rientrato da Cagliari con una bella vittoria per 2-1 (a segno Gonzalez e Angelo) e la meritata conquista del pass per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Una bella iniezione di fiducia in vista del big match di domenica al Franchi contro l’Inter. Solo due anni fa, questa sfida voleva dire diciassettesimo Scudetto per i nerazzurri grazie al gol dell’implacabile Milito targato 2009-10, insieme al trionfo dell’idolo Mourinho, che si sarebbe poi ripetuto pochi giorni più tardi nella gloriosa finale di Madrid. Il match rappresentò anche il momentaneo congedo dalla Serie A del Siena, con la retrocessione che era già arrivata sette giorni prima per la squadra guidata allora da Alberto Malesani. Oggi il quadro sembrerebbe completamente ribaltato. L’Inter è una squadra ancora alla ricerca della propria identità. L’avvicendamento in panchina Ranieni-Gasperini ha portato ben pochi frutti, con il clan nerazzurro che sembra ancora un cantiere aperto tra vecchi campioni logori a livello fisico e mentale, e giovani promesse fin’ora troppo incostanti per incidere nei palcoscenici cui l’Inter è abituata. Gli undici punti in classifica per l’Inter, in dieci partite disputate, parlano da soli. Forse mai come in quest’occasione, l’Inter appare come una squadra alla portata di un Siena che ha ancora voglia di stupire il calcio italiano, nonostante il netto divario tecnico tra le due squadre. Vedremo quello che succederà. Quest’anno, specialmente in casa, il Siena ha dimostrato di poter fare veramente bene (fin’ora sconfitto solo una volta dalla capolista Juventus che comunque fece fatica), trascinato da tutta la carica agonistica e carismatica del suo allenatore, Giuseppe Sannino. È lui il vero trascinatore dell’ambiente senese che sempre più spesso ha dimostrato vicinanza e voglia di seguire il proprio tecnico. Inoltre, a differenza dell’ultimo precedente sopra citato, in questa giornata il Siena potrà contare sulla vicinanza e l’apporto del proprio pubblico: domenica difficilmente vedremo supporters senesi che cederanno le loro tessere e i loro abbonamenti a interisti disperati per non aver trovato disponibilità di tagliandi nelle biglietterie.