“E’ inammissibile pretendere un pedaggio dai cittadini prima ancora che le infrastrutture siano seriamente ammodernate. Il Governo non può fare cassa andando a frugare nelle tasche degli automobilisti senza offrire un servizio adeguato e, soprattutto, per una strada che versa in pessime condizioni”. Con queste parole il presidente del Circondario Valdelsa Senese Giacomo Bassi commenta l’introduzione, da oggi, del pedaggio di un euro per le auto e di due euro per i mezzi pesanti che percorrono la strada extraurbana Siena – Firenze. “Per questo motivo – prosegue il presidente del Circondario Valdelsa e primo cittadino di San Gimignano – insieme ai sindaci di Colle Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi e Radicondoli parteciperemo al presidio di protesta organizzato per domani presso l’uscita autostradale Firenze-Certosa al fianco dell’amministrazione provinciale senese e tutti gli enti e associazioni senesi e fiorentini. Per l’intera area della Valdelsa questa Manovra del Governo rappresenta un danno oltre la beffa. Non solo i numerosi cittadini pendolari che ogni giorno si spostano verso Siena e verso Firenze dovranno pagare una gabella incomprensibile, ma c’è anche il forte rischio che questo provvedimento abbia delle ricadute negative verso i numerosi turisti ai quali apriamo ogni giorno le nostre porte e verso tutto il tessuto economico valdelsano. Sono necessari gli investimenti – conclude Bassi – prima di chiedere un’ulteriore tassa ai cittadini specie in un momento dove anche l’ammodernamento infrastrutturale deve giocare un ruolo fondamentale per la ripresa economica”.


San Gimignano