Convegni, congressi, assemblee nazionali di partiti e sindacati sono le uniche boccate d’ossigeno per il turismo a Chianciano Terme. L’età dell’oro della cittadina termale senese sembra infatti essere finita da tempo e sempre più spesso le strutture ricettive della zona sono costrette a fare i conti con una crisi che ha sostanzialmente svuotato gli alberghi chiancianesi.

Segno negativo Il trend non cambierà nemmeno per il ponte dell’Immacolata dove si registrano scarse affluenze turistiche in quasi tutti gli alberghi di Siena e provincia. Gli operatori turistici, alle prese per tutto il 2011 con dati altalenanti, si stanno preparando per quello che si prospetta, a tutti gli effetti, come un weekend in deciso trend negativo sul fronte del numero dei turisti. Chianciano Terme figura proprio tra le aree provinciali che sembrano in maggiore difficoltà. «Registriamo un netto calo rispetto all’anno passato – dice Roberto Mannucci, presidente della cooperativa Chianciano Associazione Turistica – e rispetto al weekend di Pasqua, dove si è registrato il “sold out” anche nei comuni limitrofi. Anche se la Pasqua ha rappresentato un’assoluta eccezione, dato che in quei giorni, a Roma, veniva beatificato papa Wojtyla e sono state molte le comitive di fedeli che si sono rivolte a Chianciano non avendo trovato disponibilità a Roma. Per l’Immacolata a Chianciano, rimarranno aperte le poche strutture ricettive con centro benessere, insieme alle terme sensoriali. Si registrano però poche prenotazioni e temo che la nuova manovra finanziaria abbia impaurito gli italiani che stanno facendo spese più razionali per sopperire anche alle nuove imposte da pagare».

L’Imposta di Soggiorno a Chianciano Pochi visitatori, dunque, a Chianciano Terme, comunità alle prese anche con la possibile adozione, da parte dell’amministrazione comunale, dell’Imposta di Soggiorno. Il Comune non si è ancora espresso pubblicamente su questa eventualità, ma alcuni “rumors” darebbero questa prospettiva come sempre più concreta. Una decisione, questa, che sicuramente non farebbe felici gli operatori alberghieri e le strutture ricettive della cittadina termale.

L’incontro Su questo tema e per fare il punto sullo scenario del turismo chiancianese, è convocata per venerdì 9 dicembre un’assemblea cui parteciperanno le associazioni di categoria, i sindacati e le cooperative. «Se il Comune è intenzionato ad adottare la Tassa di Soggiorno, lo dovrà fare puntando sulla valorizzazione e la promozione del “prodotto-Chianciano” – aggiunge Mannucci -. Se deve essere solo uno strumento per alimentare le casse del Comune, peraltro rinfrancate dalla nuova introduzione dell’Ici, allora l’imposta non deve essere adottata. Anche se mi auguro un sempre maggiore confronto con gli amministratori sul tema della promozione dell’offerta turistica. Il tavolo del 9 dicembre sul turismo potrebbe fornire una prima possibilità di concertazione e di operatività».