Una delegazione di consiglieri dell’Ordine ha consegnato questo pomeriggio al prefetto di Firenze, Andrea De Martino, il documento unitario sottoscritto da tutti gli eletti toscani all’Ordine dei giornalisti contro il disegno di legge sulle intercettazioni e per la libertà di stampa. L’Ordine toscano, infatti, ha deciso di affidare al prefetto, in qualità di rappresentante del governo, il documento sottoscritto lo scorso 4 giugno con cui tutti gli eletti esprimono la propria contrarietà al disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche in discussione in Parlamento.


Un bavaglio all’informazione – “Si tratta – evidenzia il documento – di un tentativo di mettere un pesante bavaglio all’informazione che, con la minaccia di multe, arresti e altre sanzioni, rischia di rendere vano un valore fondamentale della democrazia, il diritto dei cittadini ad essere informati in maniera corretta e completa. Siamo convinti che non può esserci un pieno dispiegamento di questo diritto senza una completa libertà di stampa”. Nel documento viene, inoltre, sottolineato che i giornalisti si autoregolamentano attraverso il proprio Ordine, che ha il compito, stabilito dalla legge, di sanzionare i colleghi che vengono meno ai propri doveri etici e deontologici. “L’Ordine toscano si impegna – recita il testo – a difesa dell’interesse generale di questo Paese e del suo corretto funzionamento per il quale è fondamentale la presenza di un giornalismo libero, moderno, articolato e, soprattutto, non gravato dalla minaccia di ritorsioni e di bavagli da parte del potere, di qualsiasi orientamento e natura esso sia”.


I firmatari – A sottoscrivere il documento sono stati Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Claudio Armini, vicepresidente, Paolo Mori, segretario, Michele Taddei, tesoriere, e i consiglieri regionali Luigi Caroppo, Nicola Coccia, Elisabetta Cosci, Federico Monechi, Francesco Nocentini, Andrea Sbardellati, Alfredo Scanzani, Franca Selvatici, e i consiglieri nazionali Giuseppe Bicci, Pier Luigi Boroni, Luigi Cobisi, Gabriella Guidi, Fabrizio Morviducci, Pino Rea, Stefano Sieni.