La manovra finanziaria varata dal Governo rappresenta una miscela esplosiva che rischia di minare profondamente il sistema degli enti locali. E’ il grido d’allarme lanciato da Upi Toscana alla vigilia della manifestazione in programma domani a Roma. “Si tratta di un provvedimento fortemente squilibrato – sottolinea Andrea Pieroni, Presidente di Upi Toscana –: dei 25 miliardi di risparmi previsti oltre 15 sono a carico di Regioni ed enti locali. Siamo di fronte a un’aperta violazione della Costituzione se è vero, com’ è vero, che il peso dei sacrifici non viene ripartito in maniera equanime”.


I tagli – A generare preoccupazione sono i tagli operati in un quadro sostanzialmente invariato dell’attribuzione di funzioni e competenze. “Per questo – prosegue Pieroni – siamo di fronte a un atto devastante: il taglio del 40% dei trasferimenti statali peserà per 15 milioni sulle casse delle Province della Toscana, mentre i tagli sulle Regioni implicheranno altri 100 milioni di mancate entrate per le nostre amministrazioni provinciali che lavorano moltissimo su materie delegate proprio dalle Regioni. Se la situazione non dovesse cambiare gli effetti dei tagli saranno presto visibili: verranno compromessi i servizi per il trasporto pubblico locale, quelli a sostegno dell’occupazione e della formazione professionale, non avremo più risorse per garantire la sicurezza e la funzionalità degli edifici scolastici, sarà impossibile operare per la difesa del suolo e del territorio e prevenire alluvioni e dissesto idrogeologico”. A completare il quadro il perdurare della riduzione delle entrate correnti e i vincoli del Patto di stabilità, adesso ancora più stretti. “Avremo ancora più problemi per pagare le imprese che lavorano per noi – conclude Pieroni – indipendentemente dal fatto che i nostri conti siano a posto o meno. Un fatto gravissimo in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo attraversando”.


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