Calano le vendite ma i prezzi degli immobili in Toscana non diminuiscono. E così il risultato è una stagnazione nelle compravendite immobiliari e un arretramento sostanziale anche in province dove il mercato immobiliare raramente è stato un problema.

I risultati dell'indagine Secondo i dati resi noti oggi all'incontro Il mercato immobiliare in Toscana, il primo semestre 2011 ha registrato un leggero arretramento delle transazioni, più contenuto a Prato e Firenze, (-3,5% e -4,3% rispettivamente), e più elevato a Siena (-18,3%), Livorno (-15,2%) e Grosseto (-14,9%). Il settore è in rallentamento dal 2006, con una sostanziale omogeneità di performance nelle diverse province fino al 2009, mentre nel 2010 si era avuta una modesta ripresa in alcune province. Il volume delle compravendite che si registrano nei comuni turistici pur in flessione, secondo le ricerche non ha subito la caduta che ha investito il settore dell'edilizia residenziale.

Ai vertici per le quotazione più alte I comuni turistici hanno mantenuto quotazioni in proporzione più elevate e crescenti nel tempo rispetto al resto del mercato immobiliare, con una tendenza all'accentuazione di questa differenza. La Toscana, quarta regione italiana per numero di comuni turistici, è anche la terza regione i cui comuni turistici presentano le quotazioni immobiliari più alte.