La Fondazione Monte dei Paschi chiude il bilancio consuntivo 2009, il quindicesimo dal conferimento della società per azioni bancaria, con un avanzo di esercizio di 62,5 milioni di euro (340,5 milioni nel 2008) ed un patrimonio netto contabile che supera i 5,534 miliardi (5,511 nel 2008), più del doppio rispetto ai 2,7 miliardi del primo esercizio amministrativo del 1996. L’attivo totale ammonta a 6,433 miliardi di euro. Il bilancio, approvato il 30 aprile scorso dalla Deputazione Generale, è stato illustrato alla stampa oggi 7 maggio, dal presidente della Fondazione Gabriello Mancini, dal vicepresidente Vittorio Galgani e dal direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli. Il bilancio risente delle difficoltà dovute alla crisi economica e in primo luogo al minor flusso di dividendi incassati dalla Banca Monte dei Paschi nel 2009.Nonostante questo resta  l’impostazione prudenziale con cui è stato redatto, al fine di privilegiare e salvaguardare l’integrità del patrimonio.


Le voci di bilancio – Le risorse disponibili per l’attività  istituzionale nel 2010 si attestano sulla somma di 40,9 milioni di euro (161,7 milioni di euro nel 2008, saliti poi a 180 milioni al momento della delibera delle erogazioni grazie alle somme inutilizzate e recuperate nel corso dell’anno). Di questa cifra 25,5 milioni verranno destinati ai progetti propri, oltre 12 ai progetti di terzi e 3,3 milioni per i Centri di Volontariato e Progetto Sud. Il fondo stabilizzazione delle erogazioni supera quota 172 milioni (in aumento di 61,5 milioni rispetto al bilancio 2008) ed è disponibile per integrare l’ammontare di risorse destinate alle attività istituzionali del 2010. Nel conto economico, il risultato delle gestioni patrimoniali al netto delle imposte evidenzia una cifra di 5,78 milioni (74,8 milioni nel 2008, quando aveva beneficiato delle plusvalenze maturate negli anni precedenti e contabilizzate allo smobilizzo dei mandati). I dividendi e proventi assimilati sono pari a 65,53 milioni di euro (420,2 milioni nel precedente esercizio), mentre interessi e proventi assimilati si attestano a quota 27,27 (45,5 milioni nel 2008). Da segnalare la riduzione degli oneri per il personale che passano da 5,9 milioni del 2008 a 5,6, e quelli per consulenze e collaborazioni esterne che scendono da 2,1 milioni a 1,02 milioni. Dopo le imposte per 0,23 milioni di euro, l’avanzo di esercizio (l’utile netto della Fondazione) risulta di 62,51 milioni (340,5 milioni nel 2008). Nonostante le difficoltà sono stati decisi accantonamenti per incremento del patrimonio per l’importo massimo consentito dalla normativa: 12,5 milioni a riserva obbligatoria, 9,38 a riserva facoltativa per l’integrità del patrimonio.


Il Fondo – Fra le poste del passivo da segnalare: il “Fondo di stabilizzazione delle erogazioni” che è, come ricordato, di 172,8 milioni, i debiti per erogazioni deliberate 336,07 milioni (nel 2008 erano 387,9), il fondo per la realizzazione del Progetto Sud (15,27 milioni), il fondo costituito con gli accantonamenti a favore del volontariato (14,3 milioni), oltre al fondo rischi ed oneri (34,8). Il fondo oscillazione titoli, sempre in virtù della politica prudenziale adottata, viene incrementato nell’esercizio di 20 milioni, e si attesta così a quota 120 milioni. Nell’attivo totale di bilancio, 6,433 miliardi di euro, oltre l’immobile di Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione e palazzo del Capitano, costituisce una parte rilevante tra le immobilizzazioni finanziarie, che assommano a 5,912 miliardi di euro, la partecipazione nella società conferitaria Banca Mps, iscritta ad un valore di carico di 3,32 miliardi di euro per le azioni ordinarie, oltre a quelle di risparmio (27,7 milioni) e alle privilegiate (1,46 miliardi) per un totale di 4,8 miliardi. Tale partecipazione costituisce il 74,7% del capitale investito. I dividendi percepiti dalla conferitaria BMps, pari a 63,9 milioni di euro, rappresentano il 62,02% (rispetto al 65,92% del 2008) del totale dei proventi lordi (103,04 milioni di euro).


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