Oltre 150 mila bottoglie di vino e 430mila etichette per produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti sono stati sequestrati dalla Gdf di Pistoia. Le etichette, in particolare, riproducevano forma, colore e segni distintivi registrati ed in uso esclusivo ad altre due case vinicole trevigiane, mentre l’attività non ha riguardato la qualità dei vini, risultati genuini. Nello specifico i finanzieri del nucleo di Polizia Tributaria e della compagnia di Pistoia hanno concentrato la loro attenzione sulle bottiglie di vino prosecco e pinot nero, dalla forma rastremata e con la colorazione ‘gold’ e ‘pink’ ottenuta con un particolare processo denominato metallizzazione. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di scoprire che proprio il particolare design e la colorazione erano oggetto di tutela, trattandosi di “marchi tridimensionali” già registrati presso le autorità comunitarie ed internazionali di un’azienda trevigiana che, sin dal 2002, commercializzava con successo nel mondo i propri vini proprio grazie alla forma e colore dell’innovativa bottiglia.
Frode in atto già nel 2013 L’attività delle Fiamme Gialle ha permesso inoltre di ricostruire i volumi di vendita della ditta pistoiese che, tra il 2013 ed il 2014 aveva già posto in commercio, prevalentemente sui mercati stranieri, quasi 390.000 bottiglie contraffatte. Le indagini hanno consentito, inoltre, di constatare che l’imprenditore pistoiese commercializzava vini con etichette confondibili con i nomi commerciali registrati da un’altra azienda vinicola e, per questo, sono state sequestrate oltre 430 mila etichette pronte all’uso.