Un rapido sblocco delle risorse assegnate al Ministero delle infrastrutture per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilita’ di elementi non strutturali negli edifici scolastici. E’ questa la richiesta contenuta nella lettera che il presidente dell’ANCI, Sergio Chiamparino e la responsabile scuola e formazione dell’associazione, Daniela Ruffino hanno inviato al ministro Altero Matteoli.


L’edilizia scolastica – Come e’ stato confermato dalla rilevazione iniziata a seguito dell’Intesa istituzionale e tuttora in corso, Chiamparino e Ruffino sottolineano che ‘’la condizione strutturale degli edifici scolastici, si presenta in maniera differenziata sul territorio nazionale e risulta, quanto mai necessario, procedere rapidamente all’assegnazione dei fondi CIPE, per consentire intanto a molti Comuni di effettuare gli interventi piu’ urgenti evidenziati a seguito del monitoraggio’’.“Infatti – aggiungono – va considerato che, se gli edifici dichiarati inagibili costituiscono una evidente priorita’ per restituire al suo uso una scuola ed evitare disagi per i trasferimenti degli alunni e duplicazione di costi degli Enti Locali, gli edifici dichiarati solo parzialmente inagibili, che continuano ad essere frequentati dagli alunni e dal personale scolastico, possono costituire un pericolo oggettivo talvolta maggiore degli edifici completamente vuoti’’.


Le richieste – “L’Anci, ritenendo quanto mai opportuno concordare insieme le politiche generali per l’edilizia scolastica, ha interessato all’argomento anche il Ministro della Istruzione e quello dell’Interno invitandoli ad affrontare la questione in un apposito incontro di Conferenza Stato-Citta’ ed Autonomie Locali, ferma restando – concludono Chiamparino e Ruffino – l’urgenza di assegnare immediatamente le risorse messe a disposizione del MIT dalla delibera CIPE del 6 marzo 2009 per le opere di edilizia scolastica”.


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