“L’abitudine di bere l’acqua di casa si sta consolidando tra i toscani. E’ una bella notizia non solo per l’ambiente ma anche per le aziende di gestione del servizio che vedono premiati anni di attività volti a migliorare la qualità del servizio e dell’acqua che arriva nelle nostre case” con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana ha commentato i risultati della ricerca che testimoniano l’aumento del consumo dell’acqua del rubinetto illustrati stamani in una conferenza stampa dedicata alla Giornata Mondiale dell’acqua che si terrà il 22 marzo e a cui le aziende toscane dell’acqua: Acque Spa, Acquedottto del Fiora Spa, Asa Spa,  Gaia Spa, Geal Spa, Nuove Acque Spa, Publiacqua Spa dedicano una serie di iniziative.


I dati – Il risultato emerge dalla combinazione delle indagini che hanno fatto le varie aziende di gestione del servizio idrico da cui risulta che nel 2005 era il 26 per cento della popolazione a bere regolarmente l’acqua del rubinetto, nel 2009 si è giunti al 40 per cento. Sommando la percentuale di coloro che bevono l’acqua regolarmente con coloro che la bevono saltuariamente si arriva ad un 71 per cento, contro il 49 per cento di 5 anni fa. Rispetto a 10 anni fa il sistema toscano di gestione del servizio idrico ha fatto passi da gigante, solo 15 anni fa c’erano 200 gestioni dirette dei comuni o aziende speciali, oggi ci sono in Toscana 7 aziende industrialmente mature che hanno migliorato la qualità del servizio facendo investimenti e piani di ammodernamento della rete. Ancora ci sono infrastrutture da completare e zone della Toscana dove vi sono margini di miglioramento ma il fatto che quasi un toscano su due abbia scelto di fidarsi dell’acqua del rubinetto dimostra l’efficacia di questo settore in Toscana.


I fontanelli – Durante la conferenza stampa sono stati presentati vari progetti delle aziende tra cui quelli relativi all’istallazione dei fontanelli pubblici, che sono una quarantina in tutta la Toscana e che hanno avuto un grande successo. Questi fontanelli vanno ad aggiungersi alle numerose centinaia di fonti che erogano acqua, la particolarità di questi nuovi fontanelli che vengono istallati dalle aziende, e sono stati presi d’assalto, è che erogano acqua non clorata ma sterilizzata con raggi UV, che quindi ha caratteristiche organolettiche gradevoli, alcuni fontanelli sono stati dotati anche di un sistema per aggiungere gas, che ha avuto un successo oltre alle aspettative. Molte aziende hanno poi attivato progetti di educazione ambientale destinati alle scuole a cui sono state distribuite migliaia di caraffe di vetro per promuovere nelle mense l’utilizzo dell’acqua del rubinetto.


Impatto ambientale – Confservizi Cispel Toscana ha fatto anche i conti del risparmio ambientale che si ha consumando l’acqua del rubinetto piuttosto che la minerale. “Comprare l’acqua minerale – ha commentato De Girolamo – ha un costo ambientale pesantissimo che non è solo quello del trasporto delle bottiglie ma anche e soprattutto dello smaltimento della plastica e dell’inquinamento necessario a produrla”.


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