Un incontro urgente per definire un piano nazionale per la qualità dell’aria. E’ quanto chiede l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai Ministri Fitto, Prestigiacomo, Tremonti, Scajola e Zaia. “La massiccia adesione dei Comuni del Centro-Nord al blocco della circolazione svoltosi il 28 febbraio – scrive Sergio Chiamparino, presidente dell’Anci – rappresenta un ulteriore segnale di quanto sia avvertita l’emergenza smog nelle nostre città. In questo quadro preoccupante – aggiunge – l’impegno dei sindaci ha portato alcuni risultati confortanti nella lotta all’inquinamento e sono stati raggiunti miglioramenti sensibili nella riduzione dei principali inquinanti dell’atmosfera: le polveri sottili, pur in assenza di provvedimenti nazionali specifici e a fronte del continuo aumento delle abitazioni (e quindi degli impianti di riscaldamento) e del traffico automobilistico, si sono ridotte a livello nazionale di circa il 30%. Le zone a traffico limitato nei capoluoghi della Pianura Padana sono cresciute complessivamente del 22% dal 2000 al 2007 e la lunghezza delle piste ciclabili nello stesso periodo e’ piu’ che raddoppiata raggiungendo una lunghezza complessiva superiore a 1.200 km, in pratica la distanza che separa Venezia da Reggio Calabria”.


Le richieste – “Sappiamo bene – sottolinea Chiamparino – che fermare la circolazione per un solo giorno non e’ risolutivo e che solo attraverso la definizione di interventi coerenti e di carattere strutturale sara’ possibile produrre effetti significativi e durevoli”. Da qui la richiesta dell’Anci di avviare un confronto con tutte le Istituzioni coinvolte “anche in vista dell’imminente incontro che avra’ luogo a Bruxelles il 17 e 18 marzo per discutere delle deroghe comunitarie ai valori limite PM10 e della conseguente procedura d’infrazione avviata nei confronti del nostro Paese”.


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