La sanità Toscana diventa modello per la Serbia e per i prossimi cinque anni le due realtà cooperearanno grazie al protocollo d’intesa siglato questa mattina a Firenze. Un’amicizia che potrà aprire in futuro altre porte e sviluppare nel tempo nuovi rapporti di collaborazione su fronti diversi. Intanto si parte con la chirurgia, i trapianti di organi e tessuti, i trapianti di midollo osseo, la pediatria e la chirurgia pediatrica, che sono poi alcune delle eccellenze sanitarie toscane.


L’intesa – La Serbia guarda al modello sanitario toscano e dalla Toscana vuole apprendere le conoscenze e il saper fare: in particolare è interessata al sistema toscano dei trapianti, di cui vorrebbe replicare l’intero modello organizzativo. Nell’intesa sono previsti anche scambi di specialisti e docenti e la formazione nei settori della microchirurgia, della chirurgia micro-invasiva e della chirurgia laparoscopica. Ma anche la Toscana potrà trarre vantaggio dall’accordo, attraverso la condivisione di informazioni ed esperienze: una collaborazione che interesserà soprattutto le aziende ospedaliere universitarie della regione, con la possibilità per medici ed operatori di partecipare in futuro alla realizzazione di progetti congiunti in ambiti di interesse reciproco. L’idea dell’intesa nasce tre anni fa, da alcuni contatti avuti prima con l’avvocato Leandro Chiarelli, console onorario della Repubblica di Serbia a Firenze, e poi con l’ambasciatrice serba a Roma, anche lei medico. Nel giro di alcuni anni l’idea è diventata un accordo.


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