“La costituzione di un’agenzia nazionale che gestirà i beni sequestrati alla criminalità organizzata, con sede a Reggio Calabria, da parte del Consiglio dei ministri, va nella direzione di una nuova e auspicata presa di coscienza civile nazionale; la medesima che gli Agronomi nel loro ambito, e per quanto di loro competenza, hanno avviato nello scorso mese di luglio siglando, proprio a Reggio, un protocollo d’intesa fra la Prefettura di Reggio Calabria e il Conaf, Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, in particolare terreni ed aziende agricole”. E’ il commento del presidente del Conaf, Andrea Sisti (nella foto), in seguito al via libera dato dal Cdm al piano straordinario per il contrasto delle mafie, contenuto in un disegno di legge fra cui la creazione di un’agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati (tramite decreto legge). Sisti plaude alla novità annunciata dal premier Berlusconi nella città reggina, e ricorda l’impegno già assunto con la firma del protocollo siglato dal Prefetto di Reggio Calabria, Francesco Musolino, e lo stesso presidente Conaf Sisti. L’accordo nacque in seguito ad una brillante intuizione del prefetto reggino, dando vita ad una costruttiva collaborazione. “Anche in queste terre – aggiunge Andrea Sisti – possono e devono potersi svilupparsi imprese credibili e sostenibili. Come professionisti ci mettiamo al servizio della società civile, mettendo a disposizione le nostre professionalità e competenze specifiche”.
Gli obiettivi del protocollo – Quello di giungere ad assegnazioni ai Comuni rapide ed efficaci, anche attraverso lo sviluppo di progetti integrati basati sull’utilizzo dei terreni confiscati alla criminalità organizzata, le parti si impegnano alla più ampia e reciproca collaborazione finalizzata a individuare e possibilmente risolvere tutte le eventuali problematicità derivanti da situazioni evidenziate in sede di istruttoria svolta dall’Agenzia del Demanio. Nelle fasi antecedenti alla destinazione e consegna dei beni, gli iscritti all’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali si impegnano a collaborare con la Prefettura, con l’Agenzia del Demanio e con enti territoriali interessati in modo da evidenziare e segnalare già nella fase di approntamento delle relazioni di stima da parte del Demanio le caratteristiche dei terreni oggetti della confisca, avuto riguardo alla conformazione fisica degli stessi ed al possibile sfruttamento nel settore agricolo e zootecnico. La collaborazione, inoltre, potrà essere fornita dai dottori agronomi e dottori e dottori forestali direttamente agli Enti territoriali destinatari dei provvedimenti di assegnazione dei terreni confiscati, nello specifico settore di ricerca, consulenza, singola o di gruppo per le ipotesi di attività da parte di imprese agrarie, zootecniche e forestali e delle industrie per l’utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione dei relativi prodotti. Fra le attività della collaborazione lo studio, misura e stima delle opere di trasformazione e di miglioramento fondiario, opere inerenti ai rimboschimenti, utilizzazioni forestali, conservazione della natura, tutela del paesaggio ed assestamento forestale. Per il funzionamento della Convenzione è istituita una Commissione costituita da 6 membri di cui tre designati dalla Prefettura e altrettanti dal Conaf.
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