Una nuova stagione di politica per la gestione del territorio, che preveda più servizi ed infrastrutture nelle campagne ed un nuovo welfare locale. Altrimenti si rischia l’abbandono delle aree rurali, con problemi immediati, prima di tutto per gli anziani. E’ quello che ha chiesto l’Associazione nazionale pensionati della Cia Toscana, in occasione della propria assemblea regionale, in preparazione della convention di febbraio della Confederazione Italiana Agricoltori Toscana.


L’assemblea – Hanno partecipato oltre 100 delegati da ogni parte della Toscana, in rappresentanza dei 70mila pensionati iscritti all’Anp-Cia, oltre a ospiti qualificati come Alberto Giombetti, coordinatore Giunta nazionale Cia, l’assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori, il sindaco di Bagno a Ripoli (sede dell’assemblea) Luciano Bartolini, il Segretario regionale dei pensionati CNA Cesare Brandini, oltre al presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci. Al termine sono stati eletti i 32 delegati che parteciperanno all’Assemblea nazionale della Cia e i 20 delegati all’Assemblea regionale della Cia. Alla unanimità è stato poi approvato un documento che raccoglie le varie proposte operative e di indirizzo.


Il futuro dell’agricoltura – “Le politiche del welfare, dell’ambiente, del territorio rurale, dell’agricoltura di qualità – ha detto il presidente Anp Toscana, Enio Niccolini – sono al centro degli interessi dei pensionati non solo delle aree rurali e su questi temi può nascere un crescente interesse e coinvolgimento personale. Dobbiamo consolidare ancor di più la fiducia dei nostri soci-delegati verso l’Anp/Cia e verso la Confederazione per usufruire dei servizi a disposizione Uscire dagli steccati dell’abitudinario, del tradizionale modo di intendere l’attività dell’Associazione significa diventare partecipi del sistema di relazioni che insieme alla Cia possiamo attivare sul territorio in campo politico, sociale e culturale”. “Le prospettive ed il futuro delle aree rurali – ha aggiunto il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci – sono strettamente connesse alla promozione dello sviluppo sostenibile che non può prescindere dalla valorizzazione e dalla crescita di un’agricoltura produttiva, forte e competitiva. La coniugazione tra obiettivi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale passa attraverso quel Patto tra agricoltura e società il cui punto di partenza deve essere dato dalla consapevolezza della necessità di garantire le condizioni di competitività e di giusto reddito per gli agricoltori, sostenendone l’impegno produttivo orientato alla qualità ed alla salvaguardia della risorsa territorio. In questa direzione si rende necessario rafforzare l’infrastrutturazione delle aree rurali (completamento banda larga, mobilità, logistica, servizi, viabilità, ecc.) e potenziare i servizi per le popolazioni rurali (socio-sanitari, servizi di prossimità, scuole)”. Fondamentale anche il welfare locale: “Per le comunità rurali (popolazioni ed imprese) risulta fondamentale, oltre al rafforzamento delle infrastrutture in ambito rurale, l’organizzazione dei servizi sanitari, sociali e civili: è un elemento fondamentale per determinare il livello dello sviluppo economico e la qualità della vita dei cittadini, e per evitare l’abbandono delle campagne, ovvero della Toscana”.


Il documento – Nel documento programmatico presentato da Niccolini è stato sottolineato il ruolo politico-sindacale svolto dal Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo (Cupla) e l’importante confronto che ha avuto con la Regione Toscana sui problemi sociali, assistenziali e sanitari. “E’ necessario – ha aggiunto il presidente Niccolini – che anche sul territorio il Cupla si affermi con una sua presenza autorevole. Invito l’Anp, a tutti i livelli, a mettere al centro delle proprie iniziative politiche i temi legati alle riforme istituzionali- ha concluso – tenendo ferma la barra in difesa dei principi di democrazia, libertà, solidarietà che sono i fondamenti irrinunciabili della Carta Costituzionale nata dalla Resistenza”.


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