1 milione e 758 mila euro dall’Università di Siena per la ricerca nei campi delle scienze geologiche, fisico-chimiche tecnologiche e ambientali e per la partecipazione di giovani ricercatori ad attività congiunte, università-imprese. Ad attivare il finanziamento da parte della Regione, che attinge per questo alle risorse del Fondo sociale europeo (Fse) e, in misura minore, al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), una serie di convenzioni ad hoc firmate dall’assessore alla ricerca Eugenio Baronti e dal rettore dell’Università di Siena Silvano Focardi.


L’iniziativa – I progetti dei quali l’Ateneo senese è capofila sono in tutto 7 e vedono il coinvolgimento anche di aziende private, altri enti e Università. I ricercatori saranno reclutati dall’Università di Siena tramite bandi e riceveranno borse di studio di 50 mila euro l’anno ciascuno. I progetti finanziati prevedono complessivamente la partecipazione di 11 ricercatori.  In particolare la partecipazione dei ricercatori alle attività di ricerca sarà assicurata grazie al Fondo sociale europeo che consentirà l’erogazione di borse di studio di durata pluriennale. Oltre a perfezionare la propria formazione facendo nuove esperienze, i giovani potranno essere almeno parzialmente impiegati all’interno delle aziende coinvolte nei progetti. Si tratta, in sintesi, di ricerche industriali e di studi di fattibilità, capaci di promuovere nuovi modelli di sviluppo e nuovo trasferimento tecnologico in settori di ricerca importanti per lo sviluppo regionale, di consolidare conoscenze, competenze e capacità.


Le aree della ricerca – In estrema sintesi, i temi dei progetti finanziati con il Fondo sociale europeo vanno dall’esplorazione geologica dell’ambiente terrestre (Geographical Information on the Flora of Tuscany), all’esplorazione dello spazio grazie a esperimenti e ricerche di ingegneria aeropsaziale (Misura di elettroni e nuclei cosmici di alta energia con l’esperimento Calet su Stazione spaziale internazion ale), dall’analisi della struttura geologica del territorio (Censimento, analisi e ricostruzione paleoclimatica dei travertini toscani), alla progettazione di nuove tecnologie e architetture per usare e contenere la dispersione energetica (Progettazione di celle fotovoltaiche non convenzionali), a studi su parametri geologici e proprietà termiche del suolo o sulla pericolosità da amianto nelle rocce della Toscana.


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