Rinviare ancora di un anno l’entrata in vigore della riforma Gelmini del secondo ciclo della scuola. E’ la richiesta che emerge con forza dalle istituzioni pisane. “Non ci sono i tempi utili perché la riforma sia realmente e concretamente condivisa, con le istituzioni stesse e con le famiglie e gli studenti”, afferma l’assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Pisa, Miriam Celoni, la cui posizione è sostenuta dagli assessori comunali alla pubblica istruzione di Pisa (Marilù Chiofalo), Cascina (Roberto Lorenzi), Pontedera (Liviana Canovai), San Miniato (Chiara Rossi), ovvero dei Comuni sede di scuole superiori. “Ad un anno di distanza dal precedente annuncio – aggiungono gli amministratori – siamo ancora allo stesso punto. Intanto è stata prorogata di un mese, fino al termine di marzo, la scadenza relativa alle iscrizioni alla prima classe delle scuole superiori. Mancano però i regolamenti attuativi della riforma e sappiamo già che le bozze che sono circolate dovranno subire modifiche sostanziali. Insomma, allo stato attuale, si andrebbe a fare l’orientamento tra medie e superiori praticamente al buio”.
No ai tagli degli insegnanti – Oltre alle incertezze per famiglie e studenti, emergono le preoccupazioni nei confronti degli insegnanti e del personale, alla luce dei tagli che sono stati preannunciati e che ci saranno. “Tagli – riprende l’assessore Celoni insieme ai colleghi dei Comuni – che andranno a toccare in modo drammatico il vasto precariato della scuola. E’ opportuno da parte di tutti aprire un fronte di riflessione, sulla scia di quanto sta facendo già la Regione Toscana, che ha avanzato la proposta, assolutamente condivisibile, di finanziare i progetti presentati dalle scuole con l’obiettivo di contrastare il disagio sociale e la dispersione scolastica, ricollocando all’interno di tali progetti almeno una parte del personale espulso dall’insegnamento”.
Riforma rimandata a settembre…2011 – La richiesta che le amministrazioni della provincia di Pisa rinnovano al Governo, affiancandosi all’analoga presa di posizione della Regione Toscana, è quella di “rimandare ancora di un ulteriore anno scolastico l’entrata in vigore della riforma. Le ricadute di questi provvedimenti nei percorsi di formazione ed apprendimento – è la motivazione espressa dall’assessore Celoni e dagli assessori comunali – non hanno contorni prevedibili”. Per questo nelle prossime sedute del consiglio provinciale e dei consigli comunali interessati sarà presentato un ordine del giorno contenente queste linee. “Rispetto alla riforma – aggiunge l’assessore Celoni – il governo non si affidi a slogan ad uso dei mezzi di comunicazione, come quello del tetto del 30% di alunni stranieri nelle classi, che poi si affretta a smentire, ma pensi ad attivare veri tavoli di confronto con le varie componenti del mondo della scuola”.?Se invece la riforma dovesse proseguire nel suo cammino, avviandosi ad entrare in vigore già dal prossimo settembre, “la Provincia di Pisa, attraverso l’assessorato alla pubblica istruzione – conclude l’assessore Celoni – convocherà una specifica conferenza scolastica provinciale per aprire un confronto sulle possibile ricadute nel nostro sistema dell’istruzione, verificando la possibilità di effettuare comunque un minimo di programmazione”.
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