«Potevamo eliminare le Regioni a statuto speciale, il Governo ha ritenuto di non farlo e non lo farà né presenterà un piano per le macroregioni». Lo aveva detto domenica scorsa il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, intervenendo alla scuola di formazione politica del Pd. «Credo che sia necessario prima approvare questa riforma costituzionale e dopo eventualmente valutare» aveva aggiunto. «Mi sembra che c’è un tempo per tutto» ha risposto alla Boschi a distanza il governatore della Toscana, Enrico Rossi. Da tempo Enrico Rossi sta svolgendo una serie di incontri con i colleghi governatori dell’Umbria e delle Marche, per varare con loro possibilmente una macroregioni delle zone del centro Italia.
Caso maceoregioni, una questione da affrontare «Il tema esiste – ha precisato Rossi -. Il Governo fa bene a pensare al referendum, penso però che subito dopo il problema si aprirà È bene, quindi, che le Regioni e anche la stessa conferenza delle Regioni rifletta e avanzi proposte autonome, cominci a ragionare. In Germania l’hanno risolto all’origine, in Francia l’hanno risolto con un provvedimento che ha eliminato il Senato, trasformandolo nel Senato delle Regioni, hanno accorpato le Regioni. In Spagna le Regioni sono di una giusta dimensione». Il tema delle macroregioni «non è all’ordine del giorno dei lavori del governo, ma è all’ordine del giorno della realtà effettuale, affrontarla non è sbagliato soprattutto evitando che si debba poi fare le cose troppo in fretta – ha sottolineato ancora Rossi -. Sono convinto e mi impegnerò a mandare avanti questa discussione. In Francia hanno messo insieme i nomi delle Regioni che hanno accoppiato, ci può essere Regione Toscana-Umbria-Marche se sarà così o con le combinazioni che verranno. Si può, si deve, perché in Europa è giusto contare per quello che deve contare una Regione, anche perché a livello nazionale senza perdere le proprie identità avere un modo di pesare il rapporto ai grandi temi nazionali in maniera che le singole Regioni non riescono a fare. È un nodo serio della riforma istituzionale. Che poi – ha concluso Rossi- come dice la ministra Boschi non lo si voglia affrontare ora, è più che comprensibile e anche giusto per i tempi politici. Che le Regioni inizino a discutere in modo autonomo mi sembra che sia previdente e provvidente, che è appunto l’arte del governo».