Se come al campo dell’oratorio per ogni tre angoli venisse assegnato un calcio di rigore, l’Empoli sabato scorso avrebbe potuto usufruire di ben 5 penalty (15 i corner battuti in 95’, uno ogni 6’e mezzo). Ed invece alla fine proprio dagli undici metri, con Dionisi che spiazza Maccarone, arriva la seconda sconfitta in quattro gare, quella contro il Frosinone di sabato scorso, che porta il bottino complessivo dell’Empoli a 4 punti negli ultimi 360 minuti, una media che va a cozzare con quelle che sembravano essere diventate le ambizioni degli azzurri toscani dopo il girone d’andata, chiuso a 30 punti grazie al successo contro il Torino. Proprio dalla vittoria allo stadio ‘Olimpico’ piemontese, datata 10 gennaio scorso, Maccarone e compagni non raccolgono il successo pieno.
Giampaolo: «Rimettiamoci in marcia verso al salvezza» C’è voluta una prova che è stata un misto di scarsa attenzione, soprattutto nei primi 20’ di gara, sufficienza, vedi il fallo di Mario Rui su Dionisi al 71’, e sfortuna, agli uomini di Giampaolo per masticare fiele nella domenica in cui ha potuto solo guardare le altre giocare. Per capire però cosa è stato l’Empoli nell’ultimo turno casalingo disputato al ‘Castellani’ basti vedere cosa è accaduto all’80’ quando un errore di comunicazione fra il tecnico Giampaolo, il team manager Pietro Accardi e il quarto uomo, ha visto uscire Marcel Buchel per Luca Bittante, quando non era nell’intenzione del mister azzurro sostituire il centrocampista del Lienchestein, e per poco, la stessa fine non toccava a Paredes per Mchedlidze. Una sconfitta immeritata quella azzurra, anche alla luce di tante palle che sono transitate a pochi metri da Leali, come quella clamorosa con Maccarone al 90’, ma che non hanno mai visto, tranne al 76’ su Pucciarelli, sporcare le mani all’estremo difensore della squadra di Roberto Stellone. «Dopo una gara del genere in me prevale un sentimento un po’ di rabbia perché questo era uno scontro diretto che poteva sancire la nostra salvezza virtuale contro la terz’ultima in classifica e potevamo allungare – ha raccontato nel post gara Giampaolo – Così non è stato e bisogna rimetterci in marcia. Alla squadra non posso rimproverare nulla perché ha tentato fino all’ultimo di vincere la partita, l’unica cosa che posso dire è che non siamo forse stati lucidissimi negli ultimi metri perché per quanto prodotto meritavamo un altro risultato. Piu’ che attenzione è mancata la lucidità, magari il momento giusto, magari l’anticipazione di una situazione – ha aggiunto il tecnico dell’Empoli – Poi però se commetti qualche imprecisione ed il risultato non ti è favorevole, poi rischi di perdere la partita, come è successo, anche se il Frosinone ha capitalizzato al massimo le occasioni che si è creato».
Il caos cambi Oltre al caos cambi in casa Empoli nel corso della sfida di campionato contro il Frosinone; con l’errore dell’esposizione di un numero sbagliato sul tabellone da parte del quarto uomo, sulla prima sostituzione azzurra, che ha visto abbandonare il campo il centrocampista Buchel, quando il prescelto era invece Marco Zambelli, con il tecnico Marco Giampaolo che ha dovuto stoppare la seconda uscita dal terreno di gioco di Paredes, proprio per far uscire successivamente il classe ’85 di Gavardo; va registrato l’ingresso nel tunnel degli spogliatoi dell’attaccante Marco Livaja, proprio dopo la seconda sostituzione azzurra,all’80’, con ancora una possibilità di cambio per l’allenatore della squadra toscana. «Mi hanno riferito l’episodio ma io non l’ho visto – ha spiegato Giampaolo –Non avendolo visto, non posso dire niente. Mi hanno riferito che molto probabilmente era arrabbiato perché entrato Mchedlidze e non lui. Adesso questa è una cosa che dovrò approfondire. Se così fosse è un qualcosa che valuteremo e di cui si discuterà sicuramente». A provare a prendere le difese del compagno, ha provveduto sempre nel post gara di Empoli-Frosinone, il capitano azzurro Massimo Maccarone. «Livaja entrato anticipatamente negli spogliatoi? Mi sa che aveva problemi di stomaco, quindi è dovuto rientrare dentro -ha spiegato il numero 7 azzurro – Non so però come è andata».
L’omaggio a Regeni Da segnalare a margine del match disputatosi sul campo il ricordo che i ‘Desperados’, i supporter dell’Empoli presenti nel settore ‘Maratona’, hanno voluto dedicare allo studente Giulio Regeni, rimasto ucciso il 25 gennaio scorso a Il Cairo: “Empoli stands with egyptian workers” “Giulio vive nella lotta”il contenuto di due striscioni rossi, con la scritta in nero.