Confesercenti corre ai ripari contro l’emergenza furti negli esercizi commerciali a Firenze e più in generale in Toscana. Partendo da un numero: il 70% di negozi in città non ha impianti e misure di sicurezza adeguati. Per ovviare a queste mancanze sono in programma 10 corsi di formazione dedicati appositamente ai proprietari dei negozi. Inoltre, l’associazione di categoria lancia sette idee per il 2016 sul fronte della tutela dei commercianti da furti e rapine: consulenze ad ampio spettro attraverso lo sportello Newton security; nuovi strumenti tecnologici, che vanno dal nebbiogeno ai droni; la richiesta di sgravi Irpef e incentivi fiscali per l’acquisto di appositi strumenti anti furti e rapine; l’impegno per avere un centro attivo; una vigilanza diffusa, nell’ottica di un’aggregazione delle imprese del centro cittadino; l’obbligo per i concessionari delle slot machine di offrire, congiuntamente alla vendita delle macchinette, le misure di messa in sicurezza del locale; la costituzione di un centro studi per condividere concrete proposte di riforma del sistema penale.
Toscana quinta nella classifica dei furti «La Toscana è diventata quinta nella classifica nei furti in Italia, in particolare modo nei negozi. Quindi, non c’è una problematica specifica ai furti in generale, ma molto legata al tessuto delle città e dell’impresa – ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa il presidente di Confesercenti Firenze, Nico Gronchi -. Sono numeri in aumento, ma purtroppo più che i numeri in generale è preoccupante la percezione che le imprese, gli operatori del commercio avvertono di un’insicurezza generale all’interno delle nostre città. In questi giorni lanciamo un progetto completamente nuovo, facciamo partire a Firenze il più grosso processo di formazione verso le imprese. Metteremo a partire da oggi centinaia di imprenditori del commercio al centro di un processo di formazione».
Slot machine, bersaglio troppo facile Il progetto si avvale di due consulenti che terranno le lezioni all’interno dei seminari organizzati dall’associazione di categoria: Carlo Corbinelli e Leonardo Audino. «Racconteremo insieme alle forze dell’ordine, a esperti di questo settore come ci si difende e come si affrontano processi anche forti, pesanti che investono le aziende, perché è sempre un trauma quando in un negozio si assiste a un furto o a processi di criminalità – ha aggiunto Gronchi-. E vogliamo avanzare anche 7 progetti che vanno dalla consulenza agli stanziamenti economici». In merito, ha rammentato Gronchi lo stanziamento di 100 mila euro, assieme alla Camera di Commercio, per consentire ai titolari di botteghe e negozi di collegare i propri strumenti di sicurezza alle forze dell’ordine, oltre alle centinaia di eventi (700 nel solo 2015) organizzate ogni anno. Un altro punto importante è quello delle slot machine: «Rappresenta un tallone d’Achille molto forte, perché è una tentazione per chi ruba: bar e attività che hanno al loro interno le macchinette stanno diventando un bersaglio troppo facile – ha sottolineato -. Chiederemo a chi gestisce le slot e a chi le dà in concessione di occuparsi insieme anche della sicurezza degli strumenti e dei luoghi, dove vengono installate».