matt-fi«È una bella rivendicazione dell’egemonia delle città metropolitane sul Paese». Questo quanto detto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente dell’Anci, Piero Fassino, nel corso di un video che ha mostrato le eccellenze delle 14 città metropolitane italiane, proiettato al convegno organizzato da Anci a Firenze. L’episodio è stato raccontato dallo stesso Piero Fassino nel corso del suo discorso che ha concluso proprio la due giorni di convegno tenutosi a Palazzo Vecchio e che ha visto partecipare quest’oggi anche la prima carica dello Stato italiano.

Città metropolitane in Italia «Lo stato dell’arte delle città metropolitane a distanza di un anno è quello di una realtà che si sta definitivamente staccando dall’esperienza vecchia delle province, le città metropolitane non sono una copia sbiadita delle vecchie province, ma rappresentano un’opportunità straordinaria e, ad oggi, la più importante riforma di governo locale realizzata negli ultimi anni». Con queste parole il sindaco di Firenze Dario Nardella aveva aperto il convegno sulle ‘smart city’ a Palazzo Vecchio a Firenze. «Dobbiamo lavorare uniti, stabilire un raccordo diretto con gli attori del mondo industriale, economico, finanziario del paese per realizzare un’agenda, un’agenda Italia, perché è nelle città metropolitane che si concentrano l’innovazione, la ricerca, la formazioà di trovare soluzioni alle grandi criticità, dall’inquinamento alla sicurezza dei cittadini, dalle grandi infrastrutture, al traffico, alle soluzioni di innovazione tecnologica. 14 città diverse fra loro ma che sono chiamate a vivere come 14 strumenti di una stessa orchestra, con la stessa musica».

Cosa c’è da fare Ma è la questione risorse quella centrale per le città metropolitane nonostante i fondi arrivati dal governo alle città metropolitane in questo senso. «Siamo al lavoro con il governo, il presidente Fassino con il vertice di Anci ha aperto un confronto molto costruttivo, riconosciamo al governo un grande passo in avanti – ha sottolineato ancora il portavoce delle città metropolitane italiane – cioè l’aver azzerato tutti i 250 milioni di euro di taglio che era stato previsto, grazie alla legge di Stabilita’, speriamo che dopo questo passo arrivi anche quello relativo alle sanzioni dello sforamento, ma non perche’ chiediamo un trattamento privilegiato, ma perché riteniamo che le città metropolitane debbano essere un’esperienza che deve partire da zero e non puòproseguire con il fardello dell’esperienza della gestione vecchie province». «Le città metropolitane per assolvere alle loro funzioni necessitano chiaramente di risorse adeguate. –ha sottolineato il presidente di Anci Piero Fassino – Questo è un punto che è oggetto di un confronto e negoziato con il governo, nella legge 2016 di stabilità c’è un passo in avanti nel riconoscere alle città metropolitane le risorse necessarie, non è ancora un passo sufficiente ma è un buon passo, noi ci apprestiamo ad aprire un confronto con il governo per completare e integrare un quadro finanziario adeguato alle politiche che le città metropolitane devono realizzare».