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(Foto Cellini)

«E’impressionante vedere tutti questi ragazzi insieme ad ascoltare da chi è sopravvissuto alla tragedia quello che ha significato per loro, proprio perché il racconto diventi memoria, una memoria indelebile e ci aiuti a superare le tragedie che stanno avvenendo oggi nel Mediterraneo». A dirlo la vicepresidente della Toscana, Monica Barni, a margine delle celebrazioni organizzate dalla regione al ‘Nelson Mandela forum’ di Firenze dove sono stati radunati quasi 8000 studenti toscani.

Barni: «Molte analogie con quanto accade nel Mediterraneo» «Ci sono molte differenze ma anche molte analogie con quello che sta accadendo nel Mediterraneo – ha aggiunto il vicepresidente della Regione Toscana – Prima di tutto non ci deve accumunare l’indifferenza  che ha portato allo sterminio degli ebrei, e l’indifferenza che oggi non ci fa considerare quello che sta succedendo nel Mediterraneo». Ma quanto è importante l’iniziativa di oggi per raccontare ai ragazzi quanto loro non hanno vissuto? «E’importante se sono accompagnate da una continua consapevolezza di quello che è successo – ha sottolineato Barni – Credo che questa giornata sia molto scioccante per loro, così come lo è stata l’altra iniziativa che la Regione organizza ogni due anni ovvero il treno della Memoria che li porta direttamente ad Auschwitz a toccare con mano quello che è successo».

giorno_memoria3Nardella: «La memoria è  antidoto contro la violenza» Alla cerimonia di questa mattina anche il sindaco di Firenze Dario Nardella: «È fondamentale ricordare ancora oggi tragedie come quelle dello Shoah – ha evidenziato il primo cittadino -. Questi sono giorni in cui i Paesi europei vogliono ricostruire muri, cancellando quella grande conquista di libertà che è il trattato di Schengen, sono giorni in cui si rimette in discussione l’eguaglianza fra esseri umani, sono giorni in cui assistiamo ancora a scontri ideologici sul tema dei diritti, delle libertà delle persone in Italia, in Europa e in tutto il mondo. Questo ci fa capire che la memoria non è un esercizio sterile, ma è un antidoto contro la violenza e che non c’è umanità senza libertà e non c’è libertà senza memoria. Firenze lo sa bene, perché ha vissuto sulla propria pelle la tragedia della Shoah e dello sterminio nazifascista e voglio dedicare questa giornata a Fiorella, una bambina di 4 mesi ebrea che fu fra i 311 deportati almeno ufficiali, in realtà ne furono molto di più, che non fecero mai più ritorno e alle sorelle Bucci, che oggi possono ancora raccontare quello che qualcuno crede che sia una favola, ma che invece è una ferita nella storia dell’umanità e del nostro continente. A loro il Comune di Firenze esprime gratitudine, lo farà oggi pomeriggio con la consegna della cittadinanza onoraria, ma la cosa più bella è vedere 8 mila ragazzi che rappresentano il nostro futuro, la nostra speranza. A loro dico, non arrendetevi, non accettate l’evidenza delle cose, siate sempre curiosi della vostra libertà e utilizzatela per combattere tutto ciò che rappresenta violenza, diseguaglianza e minaccia all’essere umano».

Le iniziative toscane «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario» con questa frase di Primo Levi il Comune di Reggello ricorda “Il Giorno della Memoria” istituito per commemorare lo sterminio e la deportazione del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Celebrazione nella sala del Consiglio comunale con Dante Ribatti, sopravvissuto alla Shoah, e la sua testimonianza da internato militare nei campi di concentramento nazisti. “Per crescere insieme” è invece il titolo dell’iniziativa, organizzata dal Comune di Dicomano e dall’Istituto Comprensivo Desiderio da Settignano, per celebrare il Giorno della Memoria. Prato ricorda le vittime del nazifascismo con la deposizione di una corona di allora in Piazza delle Carceri, mentre è prevista un’apertura straordinaria del Museo della Deportazione a Figline Valdarno, visitabile per tutto il giorno con orario continuato dalle 10 alle 18. Vaiano e Cantagallo, invece, affidano le iniziative ai Consigli comunali dei ragazzi convocati straordinariamente per l’occasione. Livorno celebra la Giornata con una serie di iniziative che si articoleranno dalla mattina alla sera. Al Cimitero ebraico di via Don Aldo Mei, deposizione di una corona e omaggio alle vittime della Shoah. Incontri pubblici e con gli studenti, proiezioni di film e documentari animano l’intera giornata, a Livorno come a Siena, dove è lo spettacolo dell’Istituto Rinaldo Franci che celebra la “Giornata della Memoria”. In provincia, ad Asciano in particolare, proiezione del documentario “1944, Asciano-Auschwitz solo andata”, mentre Sinalunga intitolerà (il 30 gennaio) intitolazione del piazzale del cimitero alla famiglia Zimet, vittime della Shoah. Tornando a Prato, il 28 gennaio alle 10 alla scuola secondaria di primo grado Lorenzo Bartolini di Vaiano, gli studenti incontreranno Vera Vigevani Jarach. Alle 21 l’appuntamento è nella sala conferenze del Museo della Deportazione e Resistenza. In programma la lettura, da parte dell’attrice pratese Cristina Arnone, del breve romanzo Il ballo” di Irène Némirovsky, scrittrice franco-ucraina uccisa nel lager di Auschwitz. E ancora, sabato 30 gennaio nella sala consiliare del Comune di Carmignano alle 16:30 “A Prato, ero il più giovane”, incontro con Marcello Martini, il più giovane deportato politico pratese che all’età di 14 anni fu internato nel campo di concentramento di Mauthausen.