Sarà Pistoia la capitale italiana della cultura 2017. Lo ha deciso la Giuria di selezione e il presidente della commissione esaminatrice Marco Cammelli che ha comunicato la designazione al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che l’ha quindi annunciata al Salone del Consiglio Nazionale del Mibact.
Il ministro Franceschini: «Investire in cultura e turismo è una grande opportunità economica per la città ma anche per tutta l’Italia» Pistoia è stata scelta tra 9 città finaliste: le altre 8 erano Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Spoleto, Taranto e Terni. I tre criteri guida dei lavori che hanno portato alla designazione sono stati, ha spiegato Cammelli, qualità della presentazione, contenuti e sostenibilità del progetto. «Mi pare una bella vittoria, un po’ a sorpresa. Le favorite sembravano altre città, ma la Commissione ha lavorato in modo approfondito e trasparente senza alcuna forma di pressione e ha scelto Pistoia». Così il ministro Franceschini, ha commentato a caldo la proclamazione di Pistoia a Capitale italiana della cultura 2017. Ora Pistoia «avrà un anno intero – dice il ministro – per giocarsi sul piano interno e internazionale il titolo di Capitale italiana della cultura. Sabato scorso con Renzi siamo stati a Mantova, Capitale per il 2016, e sono certo che questo titolo diventerà sempre più importante e ambito. Parteciperanno sempre più città, grandi e piccole. E’ un’occasione importante per chi vince di potersi unire all’offerta culturale e turistica italiana e internazionale, ma anche uno straordinario patrimonio per chi partecipa alla selezione perché spinge la città a mettere in campo una progettazione complessiva, mettendo insieme risorse pubbliche e private. Insomma capire, semmai ce ne fosse bisogno, che investire in cultura e turismo è una grande opportunità economica per la città ma anche per tutta l’Italia». A dimostrarlo, secondo il ministro, anche il fatto che «l’annuncio della vittoria di Pistoia è stato accolto da tutti con un bell’applauso».