L’Istituto Francese di Firenze vede protagonista, il 27 gennaio alle 20, ‘Jimi Hendrix (monologue elettrico)’, un monologo teatrale interpretato da Tcheky Karyo, attore noto per il ruolo di co-protagonista in “Nikita” di Luc Besson. Il poeta e drammaturgo Zeno Bianu ha immaginato i primi momenti del cantante dopo la sua morte, avvenuta per overdose il 18 settembre del 1970, rivisitandone la sua folgorante carriera.
In scena lo stile di Hendrix Lo spettacolo, ideato dal regista Jean Michel Roux e realizzato in collaborazione con l’ingegnere del suono Philippe Moja, è incentrato sulla voce di Karyo, amplificata e filtrata attraverso effetti sonori che rimandano allo stile di Hendrix. Intrisa di atmosfere elettriche, fuzz e feedback, la colonna sonora è parte integrante di una messa in scena volutamente minimale. La collaborazione tra il regista Roux, noto anche per la realizzazione delle colonne sonore dei propri film, e Karyo non è nuova: i due hanno lavorato insieme nei film di fantascienza “Trop près des Dieux” e “Les Mille Merveilles de l’Univers”. Il risultato è quasi un limbo ipnotico, segnato dal testo e dall’interpretazione di Tcheky Karyo, attore di grande fama, da qualche anno al centro anche di una prolifica carriera musicale. L’evento è organizzato in concomitanza con la giornata della memoria, in omaggio alla ‘Génération Bataclan’, per non dimenticare gli attentati di Parigi.