nardellaNon accenna a placarsi la polemica a distanza fra Arpat, ed il suo direttore, Maria Sargentini, ed i sindaci toscani, accusati dal numero uno dell’istituto deputato al rilevamento dell’aria nella regione che ha Firenze il suo capoluogo di aver completamento scordato il problema inquinamento, salvo prendere provvedimenti ‘ad orologeria’ negli ultimi giorni, in coincidenza con le scarse precipitazioni. E a farsi sentire nelle scorse ore è stato il sindaco Dario Nardella che ha risposto a muso duro alla Sargentini. Alla richiesta di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, che ha avanzato ai Comuni la proposta di non azzerare il conteggio degli sforamenti delle Pm10 al 31 dicembre 2015, è arrivata la replica piccata del sindaco di Firenze. «Ognuno può fare le richieste che vuole, l’importante che ognuno faccia il suo lavoro. Arpat faccia il suo lavoro, possibilmente anche nei giorni festivi», ha sottolineato Nardella riferendosi ai 3 giorni in cui l’Agenzia e’ rimasta chiusa.  

Nardella vs Arpat «Mentre tante persone si divertono a fare gli allenatori e a spiegare come si deve intervenire, noi sindaci ci assumiamo le responsabilità e firmiamo le ordinanze anche, come sto facendo io, quando si opera addirittura in anticipo rispetto agli sforamenti. Il ministro Galletti sui problemi legati allo smog ha convocato i sindaci il 30 dicembre? Andrò, è una decisione che condivido. Invece che perdersi nelle polemiche da bar sport, e’ giusto che si remi insieme al governo tutti nella stessa direzione. È giusto coinvolgere sul tema le regioni e le grandi città, perché la strategia del governo di unire le forze, a partire dalle autorità locali, è corretta, da perseguire».  

Provvedimenti fiorentini Nel frattempo Nardella non ha perso tempo ed ha preso alcuni provvedimenti per invertire i recenti valori negativi circa l’aria a Firenze e nella città metropolitana: blocco preventivo del traffico nella  Ztl e limitazione di utilizzo del riscaldamento fino al 31 dicembre.  Un provvedimento  “preventivo”, ha spiegato Nardella «perché Firenze per  fortuna ha una situazione molto diversa da Roma e Milano. A Milano quest’anno si sono raggiunti 97 giorni di sforamento dei  limiti di pm 10, a Firenze siamo a 13 giorni, quindi non abbiamo  neanche raggiunto il primo limite che è di 15 giorni di sforamento di  pm 10. Nonostante questo, a titolo cautelativo e di prevenzione,  soprattutto guardando alle persone più fragili, penso ai bambini o  agli anziani, ho ritenuto di dover firmare un provvedimento che non  blocca tutto il traffico ma introduce delle limitazioni sulla base di  provvedimenti che sono già stati presi negli ultimi anni».