Recuperata, nella caletta del Rogiolo a Quercianella (a sud di Livorno), la carcassa del ventesimo cetaceo trovato senza vita in Toscana nel 2015. Si tratta di un tursiope (Tursiops truncatus) il delfino costiero più comune delle coste tirreniche. 227 cm di lunghezza (senza coda) e 180 Kg di peso, il delfino (una femmina), era morto da un paio di giorni e si trovava in buone condizioni di conservazio.
Coda mozzata L’animale arenato è stato recuperato da Arpat. Al delfino mancava completamente la coda, che appare tagliata di netto; inoltre la sua delicata pelle riportava numerosi segni paralleli ed obliqui, indicazioni queste che fanno pensare ad una cattura accidentale da parte di una rete da posta e quindi una morte per annegamento. Succede infatti che spesso questa specie di delfino seguano le reti a strascico o si avvicinino alle reti da posta (tipo tramagli) per cibarsi dei pesci intrappolati o che tentano di sfuggire dalle maglie. A volte, però, può accadere che non siano troppi veloci o attenti in queste operazioni e che rimangano impigliati nella rete, soprattutto nelle sottilissime reti di nylon. Per il pescatore l’unico modo per liberare la carcassa dalla rete è appunto quello di tagliare la coda che resta di solito maggiormente “impigliata”.