Quello che le parole non riescono a dire. I volti, i pensieri, le emozioni. Prima, durante e dopo una gara. Quello che le foto svelano: felicità, dolore, pietà e quei ‘valori olimpici’ che ‘sostengono’ ogni gesto, azione e successo. Da venerdì scorso e fino al 13 dicembre arriva al Nelson Mandela Forum di Firenze ‘RUN for ART’, la mostra fotografica del progetto ‘Amici per lo Sport’, ideato e realizzato dalla Fondazione Giulio Onesti – Accademia Olimpica Nazionale Italiana con il sostegno dell’ufficio per lo sport della Presidenza del consiglio dei ministri (dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport), per promuovere l’inclusione sociale abbattendo barriere di ogni tipo e genere. A presentarla a Palazzo Vecchio, la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi, l’assessore allo sport Andrea Vannucci, la presidente del consiglio comunale Caterina Biti, Mauro Checcoli per la Fondazione Giulio Onesti, il direttore ufficio sport della Presidenze del consiglio dei Ministri Francesco Tufarelli, e Massimo Gramigni, presidente del Nelson Mandela Forum. Nel corso dell’estate la Fondazione Giulio Onesti ha lanciato il concorso fotografico “Run for Art”, coinvolgendo giovani artisti emergenti under 35 in una competizione impostata come una vera e propria gara sportiva, che approda ora al Nelson Mandela Forum. 5 i temi proposti, come i cerchi olimpici: ‘tutti gli sport per tutta la gente’, ‘amici per lo sport’, ‘la vittoria non è solo vincere’, ‘un calcio alla violenza’ e ‘il coraggio della sfida’. 8 i migliori scatti per tema che hanno avuto accesso alla finale
Sport in mostra AgenziaImpress ha incontrato per parlare della mostra ma anche e soprattutto del momento sportivo italiano, l’icona del nuoto azzurra ed autentico simbolo dello sport italiano, Novella Calligaris, anche lei legata alla fondazione ‘Giulio Onesti’. «La mostra è stata organizzata dai giovani, per i giovani, partendo da dei temi etici – ha raccontato la storica medaglia d’argento e di bronzo a Monaco 1972 -. Cinque temi etici che sono stati sviluppati affinché si trasmetta un messaggio di cultura, con i messaggi reali dello sport, con l’obiettivo di inclusione sociale che è quello ci poniamo con questo progetto, voluto dalla presidenza del consiglio, delegato alla fondazione ‘Giulio Onesti’. Una mostra che è come una gara sportiva: ci sono state le eliminatorie, otto finalisti per ogni tema, che hanno avuto l’onore di esporre prima alla Sala delle Armi a Roma, poi siamo stati invitati al Padiglione del Miur all’Expo, e ora siamo a Firenze grazie a Palazzo Vecchio, con l’impegno in particolare dell’assessore allo sport Andrea Vannucci e del vicesindaco Cristina Giachi».
Il concorso e la corsa alla portabandiera «L’attimo nello sport ha un’importanza enorme – ha detto l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – Ci sono trofei, campionati e gare che si decidono in un attimo. Immortalare quel momento è una delle imprese più difficili per un fotografo. Questa mostra riesce a farlo con 40 scatti di ragazze e ragazzi molto giovani che saranno esposti al Mandela Forum, uno dei luoghi principe dello sport di questa città e d’Italia. Un’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione di tanti soggetti in una grande sinergia che permette alla città di godere di questi bellissimi attimi di sport». I 40 finalisti del concorso sono stati giudicati da una giuria d’eccellenza formata da Diego Antonelli, Marco Durante, Niccolò Fano, Elisa Gavotti Basilj, Giovanni Malagò, Paolo Masini, Giovanna Melandri, Gianni Merlo, Antonio Naddeo, Luca Pancalli e Giulio Picardo, ha poi decretato i primi tre classificati per ogni sezione tematica, premiando i vincitori durante l’inaugurazione alla Casa delle Armi. Novella Calligaris ha colto l’occasione però per parlare del momento azzurro sportivo. «Si parla molto di responsabilità sociale delle imprese in questo momento. -ha detto la signora per eccellenza dello sport natatorio italiano – E’ una coscienza che ci arriva dalla cultura anglosassone che però è radicata nello sport perché se uno legge i dossier olimpici, in qualunque richiesta di candidatura, si richiede la responsabilità sociale verso l’ambiente, verso la società, verso il contorno nel rispetto di quelle che sono le varie culture, ecco quindi perché credo che in questo momento l’Italia deve dimostrare di avere responsabilità sociale candidandosi alle Olimpiadi». Ma alle porte, a proposito di Giochi Olimpiaci, c’è l’edizione dell’anno prossimo di ‘Rio 2016’. «Credo che sia giunto il momento del nuoto: nessun nuotatore, uomo o donna, ha mai portato la bandiera. -ha sottolineato Novella Calligaris – Quindi secondo me questo sarebbe un grande segnale ed anche rispetto per un movimento che tante medaglie ha portato e sta portando. La lotta per fare il portabandiera sarebbe interna alla Federazione nuoto perché c’è anche Tania Cagnotto però i tuffi l’hanno già portata con Klaus Di Biasi. Per me è difficile scegliere fra Cagnotto e Pellegrini perché le considero delle figlie putative però se proprio devo dire una parola in più, Federica Pellegrini ha qualche titolo in più. Federica Pellegrini è la più grande atleta che ci sia in Italia perché al di là del conteggio delle medaglie, nessuno ha fatto undici record del mondo in uno sport come il nuovo dove la concorrenza è altissima. Questo senza nulla togliere alle grandi campionesse che l’Italia ha».