Il comando della base americana di Camp Darby sta consegnando in queste ore 24 lettere di licenziamento ad altrettanti dipendenti italiani dell’insediamento militare statunitense che sorge tra Pisa e Livorno. Lo rende noto la Cisl pisana.
I sindacati: «Non siamo stati ascoltati» I destinatari, spiega in una nota il sindacato, sono «impiegati, addetti alla logistica, elettricisti, idraulici, frigoriferisti, muratori, falegnami e fabbri al servizio del villaggio che saranno a casa dal prossimo 30 settembre». Cisl ed Uil, convocati ieri sera dal comando americano, «avevano chiesto di rimandare la consegna delle lettere», afferma Vittorio Salsedo, segretario provinciale di Fisascat Cisl, rilevando che incentivi all’esodo, prepensionamenti e un piano di ristrutturazione studiato a tavolino sarebbero state «misure che avrebbero ridotto l’impatto della decisione dei vertici Usa. Ma non siamo stati ascoltati e da stamani senza concederci nemmeno un minuto anche solo per informare della situazione i dipendenti, il direttore del personale ha consegnato ai destinatari prefigurati la lettera di licenziamento». In seguito alla decisione della base i sindacati hanno organizzato per oggi, dalle 13 alle 17, una manifestazione di fronte ai cancelli di Camp Darby