metal_detectorAnche Palazzo Pitti a Firenze, sarà presto dotato di un metal detector. Lo ha fatto sapere il direttore del complesso delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, rispondendo ai giornalisti a Firenze sul tema della sicurezza. «Ci saranno anche altre misure di sicurezza non visibili», ha aggiunto. Il museo degli Uffizi è già dotato da tempo di un metal detector, mentre il sindaco di Firenze Nardella non ha escluso di tornare ad utilizzare anche in Palazzo Vecchio proprio i metal detector che erano stati tolti dall’ex primo cittadino Matteo Renzi nel 2009, e che erano comparsi soltanto l’estate scorsa, per opera della sicurezza israeliana del Mossad, per la conferenza stampa congiunta fra il premier italiano e il pari ruolo Benjamin Netanyahu.

Nardella: «Di fronte a chi vuole seminare il terrore, Firenze ha subito reagito» «Siamo ancora tutti scossi e scioccati per quello che è avvenuto venerdì sera a Parigi e per gli sviluppi degli attacchi terroristici – ha dichiarato il sindaco Nardella – La reazione di Firenze è stata ancora una volta all’altezza della nostra storia e della nostra identità. È stata una reazione immediata: la manifestazione spontanea di sabato in piazza Ognissanti infatti è stata una risposta di grande amore e affetto verso i nostri fratelli e le nostre sorelle francesi. È stato un gesto frequente se pensiamo alla nostra città, un gesto coraggioso, non scontato. Il Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine ci hanno ribadito ieri che a Firenze non ci sono segnalazioni che ci portano a dire che la nostra città è direttamente coinvolta in strategie terroristiche anche se in Italia l’allerta è stata innalzata al livello 2 e ci sono misure da attuare. Di fronte a chi vuole seminare il terrore, Firenze ha subito reagito con la frase ‘Noi non abbiamo paura’ che non significa rimanere inermi e fermi –ha aggiunto il sindaco Nardella – Anzi, occorre anche partire dagli errori che sono stati compiuti in questi anni: troppo tempo perso, troppo tempo in cui ciascuno ha pensato alla propria strategia e non a costruire un’opposizione comune».

Il console onorario di Francia ringrazia per la solidarietà Nel frattempo Isabella Mallet, console onorario di Francia a Firenze, ha ringraziato i fiorentini per la vicinanza al popolo transalpino, attraverso la newsletter dell’Istituto francese inviata oggi. «Adesso, dobbiamo sapere trasformare la nostra ferita in forza, tutti insieme. A nome della comunità francese, il consolato onorario di Firenze e l’Institut francais, vi ringraziano di tutto cuore per i vostri messaggi di sostegno e solidarietà. Ancora una volta Firenze e la Toscana mostrano la loro grande vicinanza alla Francia; ne siamo commossi e riconoscenti».