Tredici opere di rilevante valore di dodici tra i più importanti esponenti della pittura italiana del secolo scorso in mostra a San Gimignano da domani e fino al 30 agosto. E’ “’900. Una donazione” l’esposizione allestita alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada e che documenta una preziosa collezione di opere d’arte di celebri artisti, Valerio Adami, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Mario Mafai, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Mario Sironi, Ardengo Soffici, che testimonia in particolar modo il gusto collezionistico medio-alto borghese fra anni sessanta e ottanta.
La collezione si deve alla munifica sensibilità ed al gusto collezionistico del suo appassionato donatore, Gianfranco Pacchiani (Firenze, 1923 – Roma, 2013), scrittore fiorentino vissuto a Roma. Buona parte delle opere, di cui un gruppo risale agli anni ’30, un secondo agli anni ’50, per concludersi con un bel dipinto di Valerio Adami del 1979, eseguito a New York dall’artista al tempo del suo stretto dialogo con la Pop Art americana -, provengono dalla celebre Galleria romana di Giuseppe Zanini, abile caricaturista, amico di Federico Fellini e di molti tra i massimi artisti italiani del periodo, col quale Pacchiani intessé un fecondo rapporto di stima ed amicizia. La donazione si aggiunge a quella della moglie dello scrittore fiorentino, Fiamma Pomponio, relativa ad un ampio corpo di opere d’arte dei secoli XIV-XX (maioliche, bronzi, sculture lignee), la quale arricchisce ulteriormente la già nutrita e poliedrica collezione di opere d’arte moderna e contemporanea presente all’interno dell’intero polo museale del Conservatorio di Santa Chiara, ospitante, oltre alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, anche il Museo Archeologico e la Spezieria di Santa Fina, e che sarà oggetto di un successivo progetto di valorizzazione espositiva da parte dei musei civici di San Gimignano. La donazione è avvenuta su ideazione del raffinato storico dell’arte Gabriele Borghini, sangimignanese a lungo vissuto a Roma e già Soprintendente ai beni storici e artistici per le Province di Siena e Grosseto, alla memoria del quale, non a caso, i coniugi Pacchiani hanno voluto dedicare la donazione familiare complessiva.
Tecnologia al servizio dell’arte La mostra non si limita a presentare i tredici dipinti oggetto della donazione, ma propone anche specifici apparati multimediali e didascalico-esplicativi in grado di introdurre i visitatori nel clima storico-artistico e nell’alveo biografico e cronologico nei quali è maturata la genesi delle opere e la vocazione creativa degli artisti, nell’ambito di un allestimento all’uopo accuratamente dedicato.