Cose da non credere, o quasi.

C’è una città in Toscana – è Arezzo – dove un assessore al turismo abbastanza fuori dai canoni normali (Marcello Comanducci, di professione albergatore) ha deciso di organizzare 10-incontri-10 di 90 minuti ciascuno dedicati al turismo.

Il primo di questi incontri, il ciclo ha per titolo appunto “90 minuti per Arezzo” , è proprio fra pochi giorni – giovedì 20 luglio, alle ore 18 nella Sala Bianca di Arezzo Sport College – ed è dedicato al turismo sportivo, con ospiti decisamente azzeccati (Ita Marzotto, proprietaria di Arezzo Equestrian Center; Giancarlo Brocci, padre fondatore della manifestazione cicloturistica L’Eroica di Gaiole in Chianti; Simona Bellocci, caposervizio del portale InToscana.it) e come moderatrice e conduttrice la giornalista Anna Martini, che conosco molto bene e di cui apprezzo serietà e rigore.

La cosa ancora più interessante di questi incontri è il motivo per cui sono nati. Non soltanto per parlare semplicemente di turismo, in maniera magari piacevole e competente, ma con una finalità ben più concreta e nient’affatto occulta: creare ad Arezzo una DMO, ovvero una Destination Management Organization, che gestisca in maniera professionale la promozione e l’accoglienza turistica. E qui davvero c’è da stropicciarsi gli occhi perché questi 900 minuti che Arezzo dedicherà al turismo dovranno raccogliere idee, suggerimenti, esperienze da mettere a disposizione non solo dell’assessore al turismo, ma di tutta l’amministrazione comunale.

Comanducci stesso la presenta così: «Il nostro obiettivo è doppio. Affrontare il tema turismo insieme agli aretini e a tutti quelli attori del territorio che si occupano di accoglienza e di eventi e, al tempo stesso, raccogliere il materiale necessario per dare forma e sostanza alla nuova strategia turistica per Arezzo. La parola passerà poi ai manager ed ai tecnici del turismo, che sonderanno il mercato ed elaboreranno una strategia turistica che ancora manca ad Arezzo. Sarà un lavoro sartoriale, un progetto complesso cucito addosso alla città e realizzato con i cittadini. Il nostro potenziale sarà valorizzato e messo a sistema attraverso prodotti e servizi che costituiranno la nostra DMO. Perché ad Arezzo il turismo deve diventare una fonte di crescita economica stabile e duratura nel tempo”»

Per una volta, devo ammetterlo: neanche io avrei saputo dirlo meglio.