Sixto Rodriguez torna in Italia. Dopo il tutto esaurito dello scorso anno, il musicista messicano-statunitense si esibirà in tre date sui palchi del Teatro Arcimboldi di Milano (15 maggio), del Gran Teatro di Roma (il 20) e del Teatro Verdi di Firenze (il 23).
Successo inaspetttato Rodriguez, classe ’42, nativo di Detroit, Michigan, è stato (ri)scoperto dal grande pubblico grazie al documentario “Searching for Sugar Man” del regista svedese Malik Bendjelloul, amatissimo al Sundance Film Festival e vincitore poi dell’Oscar 2013 come miglior documentario. Una biografia che dedica grandissima attenzione ai testi dell’autore, testi carichi di contenuti politici, a difesa delle classi più deboli e contro le discriminazioni. Il documentario ripercorre la vita di Rodriguez dalla pubblicazione dei suoi due album (Cold Fact del 1970 e Coming From Reality del 1971), alla vita da operaio edile, fino al tour in Oceania del ’79 e alla scoperta della sua musica in Sud Africa come colonna sonora della lotta all’apartheid. Sixto, relativamente sconosciuto negli Stati Uniti, abbandona presto la carriera di musicista, proprio mentre a sua insaputa i suoi album cominciavano ad aver grande successo in Sud Africa, Nuova Zelanda e Australia con i pezzi Sugar Man, Crucify Your Mind, Cause e I Wonder. Scopre di essere diventato famoso soltanto nel 1998. Nello stesso anno parte con la sua prima tournée sudafricana, con sei concerti di fronte a migliaia di fan.