Flavia Famà
Flavia Famà

«Per me non si tratta di un dovere ma di un qualcosa che faccio per l’affetto assoluto che ho sempre provato nei confronti di mio padre. Il messaggio che porto è di ricordo e di speranza». A parlare è Flavia Famà, figlia di Serafino noto avvocato penalista ucciso dai sicari a Catania, che da anni gira l’Italia per ricordarne la figura tra le centinaia di vittime innocenti uccise dalla mafia. Oggi Flavia è a Firenze per partecipare alla ventesima giornata in ricordo della vittime della criminalità organizzata nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio dall’associazione Libera che ha come coordinatore regionale Don Andrea Bigalli. «Sento che attraverso di me – continua Flavia – ci possa essere un’unità di intenti per non abbassare mai la testa e con un coraggio nel lottare contro la paura e i soprusi. Mio padre lo ha sempre fatto e di questo non posso che esserne orgogliosa».

liberaDon Bigalli: «Il territorio prenda coscienza delle violenze» «E’ una celebrazione laica che invita ai valori civili del contrasto all’illegalità e alle mafie – racconta Don Bigalli – Tutto ruoterà intorno alla lettura degli oltre novecento nomi delle vittime delle mafie. Noi lo facciamo tutti gli anni per proporre al nostro territorio di prendere coscienza di queste violenze e di queste ingiustizie che ci sono state nel nostro Paese, ma nel contempo nella volontà e nella capacità di reazione che hanno avuto queste donne e questi uomini che hanno subito questa violenza mafiosa. Quest’anno è particolarmente importante perché lo facciamo nella sede del consiglio comunale di Firenze: questo ci sembra un elemento fondamentale. Quando giungono notizie sulla corruzione politica imperante, anche qui da noi, allora reagire attraverso la volontà di una pubblica amministrazione è importante e basilare». E’rimasta nella memoria la grande folla di gente che partecipò nel 2013 ad una manifestazione dell’associazione Libera sempre in ricordo delle vittime della mafia che si concluse all’esterno dello stadio Franchi. «Quella giornata superò ogni mia rosea aspettativa. Ero convinto che Firenze e la Toscana avrebbero reagito positivamente. Sono passaggi storici importanti quelli che stiamo vivendo quindi ogni tanto fa bene tornare per le strade e nelle piazze. Mi aspetto che Firenze abbia la sua attenzione su giornate come questa e che si colga l’opportunità per reagire anche ai recenti fatti di cronaca».

Biti: «Firenze vicina ai valori della trasparenza e della legalità» Chi ha fortemente voluto organizzare la ventesima giornata in ricordo delle vittime anti Mafia all’interno di Palazzo Vecchio è stata la presidente del Consiglio Comunale Caterina Biti. «Il Comune di Firenze è sempre stato vicino ad un’associazione come Libera e soprattutto a manifestazioni di genere – ha spiegato Biti – Il fatto di ospitare questo evento nel Salone dei Duegento è sicuramente un atto che rafforza questo legame ed un segno che Palazzo Vecchio è vicino a tutti quelli che portano i valori della trasparenza e della legalità, con un pensiero particolare a chi è stato vittima di uccisioni da parte della mafia. Il gonfalone di Firenze sarà presente sabato prossimo a Bologna dove ci sarà la manifestazione nazionale. Da parte nostra ce la mettiamo tutta per sostenere associazioni come Libera che vogliono riaffermare valori così importanti».

 

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