Capolavori di Andrea del Castagno, Michelangelo e Pontormo, pregiati disegni di Federico Zuccari e il busto marmoreo di Virgilio dello scultore Carlo Albacini: sono alcune delle opere delle Gallerie degli Uffizi che saranno esposte a Forlì per la grande mostra “Dante. La visione dell’arte”, organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta. L’esposizione sarà ospitata dal 12 marzo al 4 luglio 2021 nel museo San Domenico di Forlì, città dove Dante trovò rifugio nell’autunno del 1302. Per la rassegna arriveranno opere da tutto il mondo e capolavori delle Gallerie degli Uffizi. Tra queste il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, un altro ritratto di Dante di Cristofano dell’Altissimo per la serie dedicata agli uomini illustri. Ci sarà la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo, un disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, la tela ottocentesca del protoromantico toscano Nicola Monti intitolata “Francesca da Rimini all’Inferno”.
Patrimonio di tutta Italia La mostra, nata dalla collaborazione tra Gallerie degli Uffizi e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, è curata da Antonio Paolucci e da Fernando Mazzocca. Dopo l’emergenza sanitaria, è stato spiegato, la rassegna intende essere un simbolo di riscatto e di rinascita non solo del Paese, ma del mondo dell’arte e della cultura. «La grande mostra sarà a Forlì, a metà strada tra la città di nascita Firenze e Ravenna che tutt’ora conserva le sue ossa – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt -. A Firenze faremo una serie di attività anche di tipo espositivo, a cadenza mensile all’incirca, poi ci saranno altre iniziative territoriali perché Dante è di tutti gli italiani». Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, «è molto positivo il fatto che la Galleria degli Uffizi coinvolga diversi territori, diverse città perché Dante non è solo patrimonio di Firenze e di Ravenna, ma patrimonio di tutta Italia». Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, vede «un’opportunità straordinaria data dai 700 anni» dalla morte di Dante. Questa, ha detto, «è una mostra che per alcuni mesi si proporrà al mondo e più in generale per noi il prossimo anno è una grande occasione» per «rilanciare il turismo e la cultura». Per il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini «poter vantare il prossimo anno una delle iniziative più importante a livello nazionale su Dante è una soddisfazione grandissima e credo che questo rappresenti per la città di Forlì, ma per la Romagna tutta veramente un appuntamento imperdibile». Roberto Pinza, presidente della Fondazione Cr Forlì ha infine spiegato che «si sta creando grande entusiasmo intorno a questa iniziativa».