La prima vittoria in Piazza Grande è bianco verde: Sant’Andrea si aggiudica la Provaccia della Giostra del Saracino con l’unico 5 della serata, opera di Mauro Piantini. Battuti agli spareggi Santo Spirito e Porta del Foro che, comunque, sorprende tutti. Delusione totale per Porta Crucifera. La prima ad essere fuori dai giochi, con i cavalieri che colpiscono entrambi il 2. Ottimi risultati per i giostratori di Porta del Foro: bravissimo Innocenti che salva la carriera e tira al 4 malgrado il cavallo imbizzarrito. Sorprende il figlio d’arte Andrea Carboni, esordiente giallocremisi.
Una notte per sognare Una notte per giostrare e riscattare le sorti del proprio Quartiere. È proprio questa la Provaccia ad Arezzo, la prova generale della Giostra del Saracino, giocata dalle riserve. Quella di stanotte è stata una bella gara in cui tutti, tranne Porta Crucifera, si sono fatti valere e hanno portato in alto i propri colori. Dopo un primo giro di carriere, in cui i giostratori di Porta Sant’Andrea, Porta del Foro e Porta S Spirito erano in una situazione di stallo-parità, con i loro identici 4, la sfida si è accesa agli spareggi dove si è spostata, come tante altre volte, tra Porta Sant’Andrea e Santo Spirito, anche se stavolta Porta del Foro ha salvato la faccia, dimostrando di lavorare bene per risollevarsi. Alla fine la Provaccia è andata a Sant’Andrea, grazie all’unico 5 della serata, ricca di quattro ma non di colpi ad effetto, di quelli che fanno alzare in piedi il pubblico delle tribune. Il 5 di Piantini, riserva più esperta tra quelle di Sant’Andrea, è il tiro che gli ha consentito di bruciare in volata Andrea Bennati di Santo Spirito, che era il cavaliere più atteso di questa serata, dopo essersi giocato il posto da titolare con Gian Maria Scortecci per Santo Spirito, e Andrea Carboni, esordiente e figlio d’arte, non di Saracino ma calcistico. Suo padre è l’allenatore Guido Carboni, tecnico anche della serie B, e nipote di Amedeo, già stella della Roma e del Valencia, uno dei migliori talenti mai usciti dal vivaio amaranto. Ed è proprio Andrea Carboni la vera sorpresa di questa Provaccia. Qualche tiro, quasi per gioco a giugno, e Porta del Foro lo ha subito messo alla prova in lizza a settembre, convinto che da esperto fantino qual è potesse diventare un altrettanto bravo giostratore. Tutte le speranze di questo quartiere, bisognoso di vittorie e di nuovi stimoli, sono state ripagate. Alla sua prima uscita ufficiale Carboni si porta a casa due 4, risultato di tutto rispetto per un esordiente, e risultato migliore di molti altri realizzati in passato dai titolari di Porta del Foro in Giostra. La politica di valorizzazione dei giovani adottata dal Quartiere si dimostra vincente anche dalla carriera difficile salvata da Gabriele Innocenti. Innocenti riesce a domare il proprio cavallo imbizzarrito, a farlo correre sulla lizza e tirare anche un quattro, permettendo così a Porta del Foro di arrivare fino agli spareggi e di giocare la Giostra a testa alta, come non faceva da tempo. Il vero Calimero della Piazza è Porta Crucifera, che se ne esce presto dai giochi con la coda tra le gambe e non più di un 2 a testa per entrambi i giostratori, Filippo Fardelli e l’esordiente Adalberto Rauco.
Niente 5 per Santo Spirito Il quartiere che era dato favorito alla Provaccia, ha fatto un pò meno di quanto ci si aspettasse, visto le belle prove in piazza di questa settimana, e i 5 a cui ci ha abituato. Thomas Tanganelli ha corso in difesa, senza forzare troppo, e ha preferito portare a casa un 4 sicuro. Andrea Bennati invece, ha probabilmente risentito del forte stress della settimana, tutta vissuta nel tentativo di aggiudicarsi il ruolo di titolare, che ha visto primeggiare invece Gian Maria Scortecci. Nelle passate edizioni ci sono state Provacce migliori di questa, caratterizzata da un solo 5. Ormai però quel che è fatto è fatto. Da ora tutti col fiato sospeso per la “Disfida di Buratto”. Domani Arezzo cambia volto e indossa il ‘vestito della domenica’ più bello e colorato che ha: quello della Giostra del Saracino di settembre.