Si sono concluse nel primo pomeriggio le perquisizioni della Gdf cominciate questa mattina nella sede della Mens Sana Basket a Siena, negli uffici e anche in alcune abitazioni private. Secondo quanto si apprende sarebbero sette i decreti di perquisizione eseguiti, da cui sarebbero emerse documentazioni di interesse investigativo. Tra le perquisizioni effettuate, tutte a Siena e provincia, anche quella nell’abitazione privata dell’ex presidente della Mens Sana, Ferdinando Minucci. Intanto, da fonti vicine all’inchiesta, si apprende che la scorsa settimana la Procura della Repubblica di Siena avrebbe presentato un’istanza di fallimento per bancarotta fraudolenta al Giudice del Tribunale fallimentare di Siena ma ancora non sarebbe stata notificata alla società di basket. L’istanza sarebbe alla base delle sette perquisizioni condotte oggi dalla Guardia di Finanza. Le ipotesi investigative, oltre alla bancarotta, riguardano anche false comunicazioni sociali, inerenti i bilanci societari dal 2009 al 2013 e reati prettamente tributari ad essa collegati. Le perquisizioni sono state effettuate a Siena ed Empoli a carico degli ex vertici direttivi della società. (Operazione TIME OUT)
Operazione “Time Out” Le indagini erano partire nel dicembre 2012 con l’operazione denominata “Time Out” per «attività di frode fiscale finalizzate al pagamento in nero di emolumenti, su conti esteri, a noti campioni della società sportiva» (leggi). L’inchiesta è coordinata dal Pm Antonino Nastasi.
I fatti Alla fine del 2013 alla Mens Sana Basket è stato certificato un processo verbale di contestazione per presunte evasioni per un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro (leggi). Dal 21 febbraio 2014 la società senese è in liquidazione su decisione del Cda che non approvò il bilancio relativo all’esercizio a giugno 2013 (leggi).